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Cronaca

Moschea: spunta una possibile soluzione ponte

Si avvicina lo sfratto esecutivo del 16 dicembre, Comune e prefettura impegnati a dipanare l'impasse

Spunta una possibile soluzione ponte per la comunità mussulmana fiorentina, che nell'area metropolitana conta più o meno 30mila fedeli. La moschea di Borgo Allegri, come ha rivelato il Corriere Fiorentino nei giorni scorsi, è infatti sotto sfratto esecutivo, fissato per il 16 dicembre.

Ciò che emerge nelle ultime ore, come scrive oggi Repubblica, è la possibilità di uno spazio – sotto pagamento - di cui è proprietaria Montedomini, l'azienda pubblica di servizi alla persona, situato tra viale Giovine Italia, via Malontenti e via Pietro Thouar.

Non lontano quindi dall'attuale spazio di preghiera di Borgo Allegri, ricavato in un ex fondo commerciale. La proprietà dello spazio, la società immobiliare pratese Finvi, avrebbe rifiutato l'offerta fino a 550mila euro arrivata dalla comunità musulmana, un valore a prezzo di mercato per un fondo commerciale (e molto più alto rispetto ad un 'luogo di culto', come ora risulta la destinazione d'uso).

Nel frattempo la comunità, guidata dall'imam Izzedin Elzir, è sempre alla ricerca di una soluzione definitiva, che consenta la costruzione di una nuova moschea a disposizione dei fedeli, dopo i numerosi tentativi sempre sfumati in passato. Sulla possibilità dello spazio di Montedomini, come su tutta la vicenda, c'è la massima riserva, e non arrivano conferme né smentite ufficiali, per il momento.

Nel frattempo il Comune, assieme alla prefettura, lavora ad una soluzione, come ribadito ieri in consiglio comunale dalla vicesindaca Alessia Bettini, in risposta a due question time, di tenore opposto, portati da Lega e Sinistra progetto comune: la prima, da sempre contraria a nuove moschee, arriva a chiedere referendum popolari, mentre la seconda esprime solidarietà alla comunità.

“L'obiettivo è svolgere ogni possibile tentativo per garantire la continuità dell'attività di culto, nel rispetto della situazione legale che interessa l'immobile. I canali con la proprietà del fondo e la comunità islamica sono aperti, lavoriamo per individuare delle soluzioni”, le parole di Bettini, ricordando che “nel nuovo piano operativo (che arriverà in aula a dicembre, ndr) sarà prevista una norma per facilitare l'insediamento dei luoghi di culto”.

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