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Cronaca

Morto Fabio Picchi, storico chef del Cibreo

Era malato da tempo

E' morto Fabio Picchi, storico chef del ristorante Cibreo. Aveva 67 anni e ha lavorato fino agli ultimi giorni. La notizia è stata diffusa da Repubblica Firenze, per poi diffondersi rapidamente in rete, con un post di addio su Facebook anche di Matteo Renzi e un messaggio di cordoglio del sindaco Dario Nardella.

Secondo quanto scrive Repubblica, Picchi, che aveva lasciato la gestione del noto ristorante al figlio Giulio, era malato da tempo e si sarebbe aggravato improvvisamente negli ultimi giorni. Sul sito del ristorante Cibreo si può leggere la sua biografia:

"Fabio Picchi nasce fiorentino il 22 giugno 1954 aspirando immediatamente, per il labronico cognome, alla cittadinanza e natalità livornese. Irrequieto nel suo percorso scolastico, perseguitato da un perenne e perentorio: “Il ragazzo è intelligente ma non si applica…”, trova nei cinema pomeridiani e nei teatri serali felice soddisfazione e profondo insegnamento.

Si innamora di tutto ciò che legge e vede. Passa dalla Facoltà di Lettere, per 5 minuti, e per 3 ore da Scienze Politiche. Trova lavoro nell’alba delle prime Radio e Televisioni libere fiorentine. Si rifugia per 6 minuti nella ditta paterna annunciando poi a tutta la famiglia che avrebbe aperto un ristorante.

Dopo l’incontro con sua moglie, l’attrice, autrice-regista Maria Cassi, nel 2003 fonda con lei il Teatro del Sale inaugurando una nuova stagione di condivisa creatività, che trova anche nella nascita del mensile l’Ambasciata Teatrale un ulteriore luogo d’incontro culturale con i tanti collaboratori e i tanti straordinari amici.

L’ Accademia Cibrèo – scuola di cucina toscana è il suo ultimo progetto, con cui chiama a raccolta tutti coloro che desiderano imparare il mestiere di cuoco e del servire". Fabio Picchi aveva collaborato anche con diverse trasmissioni televisive.

"Ci mancherai tanto, Fabio. Ma porteremo con noi la tua incontenibile fame di vita. Piango e abbraccio la Maria e i tuoi ragazzi. Ciao, colonna di Sant’Ambrogio, vecchio cuore di Firenze", le parole di Renzi su Facebook.

“Una notizia terribile che ci addolora profondamente, un dolore immenso. Ci mancherà tantissimo - afferma il sindaco Dario Nardella -. Per me Fabio è stato non solo un punto di riferimento nella comunità fiorentina ma un amico vero e lo ringrazio per la sua vita e per il suo lavoro, per la sensibilità sui temi dell’ambiente e dell’inclusione sociale. Era una persona autentica, sempre sorridente, animata dalla volontà di partecipare alla vita fiorentina e tramandare la passione per il cibo con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Fabio amava visceralmente il suo lavoro e la sua città: ristoratore affermato, non aveva mai smesso di investire nella sua Sant’Ambrogio e di spronare l’amministrazione con idee di riqualificazione dell’area. Mi stringo a Maria, ai suoi figli straordinari e ai familiari tutti esprimendo loro la mia vicinanza e quelle dell’amministrazione e della città intera”.

Il cordoglio del presidente Eugenio Giani

“Con lui  - sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - se ne va un pezzo di Firenze e di Toscana che si è fatta conoscere e apprezzare nel mondo per la sua creatività e genialità”. “Picchi – prosegue – è stato un ambasciatore del gusto e dei sapori della nostra regione, capace di esaltare la semplicità e genuinità della nostra cucina e farne un veicolo di cultura: cultura enogastronomica ma anche cultura nel senso più ampio, in una tradizione intimamente toscana che sa mettere insieme arte, convivialità e piacere della tavola”.

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