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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza di Santa Maria Novella

Fratelli morti in hotel, i periti: "30 giorni in più per risolvere il rebus tossicologico"

Chiesta e ottenuta la proroga di un mese: servirà a terminare gli esami sulle sostanze assunte dalle vittime

Bisognerà attendere ancora un mese per conoscere la verità scientifica sulla morte dei due giovani fratelli di origine belga trovati senza vita lo scorso 29 settembre nella loro camera d'albergo all'hotel Minerva, in piazza Santa Maria Novella. I periti tossicologici che devono stabilire quante e quali sostanze siano state assunte dalla due vittime (e le abbiano portate prima alla perdita di coscienza e poi alla morte) hanno infatti chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Firenze  un mese di proroga per le loro analisi.

Ad attendere con trepidazione i risultati degli esami tossicologici - tutti gli altri sono già stati completati e hanno accertato una "intossicazione acuta da sostanze stupefacenti" - oltre ai familiari delle vittime e al pm Giacomo Pestelli, c'è il giovane farmacista umbro di 28 anni indagato perchè avrebbe ceduto a uno dei due fratelli due confezioni di potenti analgesici "a effetto morfina", senza la necessaria prescrizione. Il farmacista, difeso dall'avvocato Dimitri Caciolli, è finito sul registro degli indagati per omicidio colposo, proprio per la cessione di quei medicinali. 

Medicinali che i fratelli Dries e Robbe De Ceuster avrebbero poi assunto in dosi massicce, una volta rientrati in albergo, dopo averle mischiate ad alcol e forse - ma il condizionale è d'obbligo fino alla conclusione completa degli esami scientifici - ad altri medicinali o droghe. Un blister vuoto di benzodiazepine, ad esempio, era stato sequestrato dalla polizia nella camera d'albergo, nei giorni successivi al doppio decesso. 

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