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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Morte Luana d'Orazio, c'è un terzo indagato: "disattivò la fotocellula salvavita"

Si tratta del marito della titolare dell’azienda, ritenuto "amministratore di fatto e addetto alla manutenzione"

C'è un terzo indagato nell'inchiesta sulla morte di Luana D’Orazio, la giovane operaia deceduta lo scorso 3 maggio nella ditta di Montemurlo in cui lavorava. 

Si tratta di Daniele Faggi, marito della titolare dell’azienda. Le ipotesi di reato sono le stesse contestate agli altri due indagati, la moglie Luana Coppini e il manutentore esterno Mario Cusimano: omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche.

Luana d'Orazio, morta sul lavoro a 22 anni: due indagati

Faggi è ritenuto dal pm Vincenzo Nitti "amministratore di fatto" dell’azienda e "addetto alla manutenzione" dell’orditoio che ha ucciso Luana, 22 anni e mamma di un bambino di 5.

Il ruolo e la qualifica di Faggi sarebbero emersi in un secondo momento, quando la procura ha terminato di sentire alcune persone informate sui fatti, operai della ditta compresi.

Luana d'Orazio: l'ultimo saluto alla giovane operaia

Il sospetto della procura è che sia stato Faggi a disattivare la fotocellula salvavita - risultata disattivata all'esito dei sopralluoghi effettuati dai consulenti - che fa muovere la saracinesca di protezione dell’orditoio.

Intanto venerdì prossimo dovrebbero essere resi disponibili dalla casa costruttrice tedesca i codici dell'orditoio che permetteranno di 'leggerne' la scatola nera, determinando a che velocità girasse il macchinario e a che punto della lavorazione fosse arrivata Luana prima di trovare la morte.

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