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Cronaca Isolotto / Via A. Canova

Morte di Duccio Dini, Rossi: "Chiudere i campi rom"

Le dichiarazioni del presidente della Regione dopo la tragedia

Dopo la morte di Duccio Dini, il 29enne travolto domenica scorsa da una delle vetture coinvolte nell'inseguimento tra famiglie rom in via Canova, il presidente della Regione Enrico Rossi ha preso una posizione netta: "I campi rom devono essere smantellati con soluzioni abitative alternative e deve essere favorita l'integrazione di chi è per bene".

Il governatore, anche alla luce dell'acceso presidio di ieri all'Isolotto, ha precisato che non bisogna farsi sopraffare dalla sete di vendetta. "I criminali devono essere assicurati alla giustizia e devono pagare. Nessuna vendetta e nessuna discriminazione però è accettabile. Qualche settimane fa a Follonica un italiano ha ucciso un commerciante e ferito una passante con modalità mafiose. La Toscana non è un'isola felice ed è attraversata da tutte le contraddizioni e i problemi del nostro paese e del nostro tempo. La via giusta è quella di perseguire la strada dell'accoglienza, dell'integrazione e del rispetto della legge. Aggiungere alla drammaticità dei problemi che viviamo l'odio razziale trasformerebbe la nostra regione in un far west, come abbiamo visto accadere, anche di recente, nella tragedia di Piazza Dalmazia del 2011".

Il presidente ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima e spiegato come intende muoversi la Regione: "Avevo avanzato la proposta di istituire i poliziotti di quartiere per presidiare il territorio e assicurare il pieno controllo delle città da parte dello Stato. Una proposta che intendo rilanciare. Per questo penso che il tema della chiusura dei campi, individuando soluzioni alternative, debba vederci ancora più impegnati. Sono queste le iniziative nelle quali la Regione, assieme ai sindaci, deve intensificare il proprio lavoro".

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