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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Santo Spirito, Montanari: “Simbolo osceno di chiusura, mescolanza di stupidità e perdita di senso della città” / VIDEO

Lo storico dell'arte duro sui blocchi di cemento per 'chiudere' il sagrato della chiesa: “Serve uno spazio pubblico, non solo per clienti e consumatori a pagamento”

“Un simbolo osceno di chiusura”. Una decisione che mette insieme “una mescolanza di stupidità e perdita di senso della città”. E' la dura critica del professore universitario e storico dell'arte Tomaso Montanari in merito e ai blocchi di cemento posizionati dal Comune per chiudere l'accesso, assieme a paletti e ad una grossa corda, al sagrato della basilica di Santo Spirito.

Lo scontro sulla piazza dunque prosegue, dopo l'aspro botta e risposta di ieri tra la consigliera comunale Antonella Bundu (Sinistra progetto comune), che ha definito la soluzione intrapresa da Palazzo Vecchio contro la 'movida' notturna “uno schifo”, e la vicesindaca Alessia Bettini, che ha difeso il provvedimento come "pensato per tutelare l'area dopo gravi mancanze di rispetto" e replicato attaccando “chi non si prende responsabilità e preferisce polveroni e attacchi gratuiti senza portare idee e soluzioni per affrontare i problemi”.

Anche molti residenti incontrati in strada si sono detti contrari al nuovo 'allestimento'.

VIDEO / Rivolta contro i blocchi di cemento

Oggi la stroncatura di Montanari, figura della sinistra fiorentina e nazionale e in piazza per un flash mob proprio con Spc.

“Si potrebbe costruire uno spazio pubblico per i ragazzi e per tutti che non sia uno spazio per clienti e consumatori a pagamento. La piazza è trasformata in un mangificio, però le porte e le scale della chiesa non possono essere luoghi dove ci si siede per mangiare o per bere. C'è la vita dei residenti che va rispettata, io abito a due passi da qua, ma quando ci sono dei problemi, dei conflitti tra interessi, tutti validi, vuol dire che manca la politica, che non sa trovare soluzioni, questo è il vero problema”, attacca Montanari, all'ennesimo scontro con l'amministrazione Nardella.

“Questa non è una soluzione. Intanto è un simbolo, peraltro osceno, di chiusura, ma per farlo rispettare ci vorrà la forza pubblica e quindi un programma di repressione, oltre all'aspetto comico per cui è proibito suonare e starci dalle 16 alle 22, mentre dalle 22 alle 16 si può fare qualunque cosa? E' come al solito una mescolanza di stupidità e perdita di senso della città”, prosegue Montanari.

Quanto alla sovrintendenza, che ha dato l'ok, “qui non centra nulla, ha verificato che sono strutture rimovibili, questa è una scelta politica”.

Se da un lato alcuni residenti vorrebbero una chiusura ancora maggiora, con una vera e propria cancellata, proposta appoggiata anche dalla Lega, le proteste per i blocchi non si fermano. Sui social gira già una nota che annuncia una 'jam session' musicale domani sera, venerdì 18, a partire dalle 21. Musica sul sagrato della chiesa. Cosa che oggi a Firenze è vietatissima.

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