Monopattini e bici elettriche, è sosta selvaggia. Ecco cos'è consentito e cosa no: le regole / FOTO
I mezzi sono sempre più usati, ma le violazioni abbondano. La sosta e cosa cambia col nuovo codice della strada
Monopattini e biciclette elettriche "sharing", noleggiabili grazie alle app sul cellulare. Ormai le città di tutto il mondo sono invase da questi nuovi mezzi di trasporto, di cui fino a qualche anno fa gran parte di noi ignorava il funzionamento. Oggi dobbiamo tutti quanti farci i conti, nel bene e nel male.
Danno la possibilità di muoversi con un mezzo privato a costi relativamente bassi e soprattutto si possono utilizzare anche nelle aree "proibite" del centro storico. Un vantaggio non da poco per i turisti, ma anche per lavoratori che li usano per brevi spostamenti.
Il loro sviluppo è avvenuto, nelle nostre città, in modo sorprendentemente rapido, accelerato anche dall'emergenza pandemica come contraltare al calo di domanda del trasporto pubblico collettivo.
Soprattutto i monopattini sono arrivati senza che ancora fossero state introdotte delle regole sufficientemente definite ed adeguate. Risultato: il pericolo che questi nuovi mezzi costituiscono e le prescrizioni da rispettare. Anche nell'ingombro per il parcheggio: dove possono stare e dove no?
Sono molte le zone di Firenze, soprattutto quelle del centro storico ma anche in alcuni quartieri periferici, dove troviamo bici e monopattini posteggiati in zone di ingombro, o sui marciapiedi (a volte debitamente negli appositi spazio, spesse altre no). Lo dimostrano le foto che abbiamo scattato a giro per la città, oltre a numerose segnalazioni che arrivano dai cittadini.
Eppure l'offerta di monopattini di oggi non soddisfa in città la domanda, soprattutto di turisti. Ecco perché, oltre allo sviluppo, è necessario introdurre nuove regole.
Le regole in vigore per i monopattini
Chi guida un monopattino in Italia deve avere almeno 14 anni. Il mezzo, che non deve avere posti a sedere, deve avere un motore elettrico con potenza nominale continua non superiore a 0,50 kW.
Il monopattino deve essere dotato di segnalatore acustico e regolatore di velocità. In più, tutti i nuovi mezzi, devono essere dotati di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote. Quelli già in circolazione, invece, dovranno adeguarsi entro il 1° gennaio 2024.
Inoltre i monopattini:
- devono rispettare il limite consentito di 20 km/h, che diventa di 6 km/h nelle aree pedonali;
- non possono trasportare altre persone, oggetti o animali;
- prevedono il casco obbligatorio per i minorenni (il Comune di Firenze lo aveva introdotto per tutti, ma una sentenza del Tar ha annullato l'ordinanza);
- non può trainare altri veicoli, animali e farsi trainare da un altro veicolo.
I conducenti devono reggere il manubrio sempre con entrambe le mani ed indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti di notte.
E' possibile circolare:
- nelle aree pedonali;
- sui percorsi pedonali e ciclabili;
- sulle corsie e sulle piste ciclabili dove è consentita la circolazione delle biciclette;
- di notte, solo con luce bianca o gialla fissa davanti e luce rossa fissa posteriormente.
Le modifiche con il nuovo codice della strada
Il nuovo codice della strada, approvato dal Consiglio dei Ministri, ma che per entrare in vigore attende il sì del Parlamento che presumibilmente arriverà entro la fine dell'anno, introduce varie novità.
La prima rende il casco obbligatorio per tutti, non solo per i minorenni. Un altro importante cambiamento riguarda l’obbligatorietà per questi mezzi di avere una targa e di sottoscrivere un’assicurazione.
Inoltre, se l’attuale Codice della Strada prevede che i monopattini elettrici possono circolare anche fuori città su piste ciclabili o altri percorsi riservati alle biciclette, il nuovo regolamento prevede la possibilità di circolare soltanto su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h. Entrerà in vigore anche il divieto assoluto di circolare contromano.
Novità anche sulla sosta, che verrà vietata sui marciapiedi (salvo per le aree ad essi riservate stabilite dai comuni). In ogni caso, però, nella parte rimanente del marciapiede dovrà essere assicurata la regolare e sicura circolazione di pedoni e persone con disabilità. Le sanzioni per chi trasgredirà le regole potranno arrivare fino a 800 euro.