Monè canta per la piccola Giorgia, affetta da rara malattia

Giorgia Pagano ha 6 anni. Dalla nascita è affetta dalla sindrome di Berdon, malattia molto rara che colpisce l’apparato digerente e non consente una normale alimentazione. La piccola, residente a Lecce, è costretta a nutrirsi artificialmente, grazie a quattro fori nella pancia e dei tubicini collegati ad una sacca alimentare. La famiglia ha lanciato numerosi appelli per raccogliere la somma che consenta di provare le cure negli Stati Uniti, Paese all’avanguardia nella ricerca medica, destinata però spesso solo ai paperoni. Il cantautore fiorentino Simone Siciliano, in arte ‘Monè’, ha risposto all’appello.

“Giorgia deve partire il prima possibile, ma servono soldi, molti soldi”, spiega il cantautore, disco d’oro nel 2011, grazie alle 19mila copie vendute del brano ‘La stanza vuota’ e già in passato impegnato a favore di ragazzi autistici e vittime di incidenti stradali. “Ho saputo di Giorgia nel dicembre 2013, durante uno spettacolo al Teatro Everest del Galluzzo. Una bambina, coinvolta nella show, mi avvicinò raccontandomi della malattia della sua cuginetta”.

Monè prese contatto con la famiglia, mobilitata (esiste anche una pagina facebook) per raccogliere fondi in favore di Giorgia, che, dopo essere stata ricoverata in diversi ospedali sparsi per l’Italia e aver subito interventi all'intestino, dovrà probabilmente essere sottoposta al trapianto di numerosi organi. Per effettuare gli interventi negli Stati Uniti, a Miami, si è parlato di cifre folli: 4 milioni di dollari. “Lo Stato italiano rimborserà parte dei costi – spiega Monè -, ma servono risorse economiche che consentano alla famiglia il viaggio, la permanenza negli Usa e le cure post operatorie”. Senza contare che la bimba necessita di assistenza 24 ore su 24, cosa che rende difficile alla madre avere un lavoro.

Dopo un concerto benefico lo scorso 4 dicembre, e altri forse in arrivo, il prossimo appuntamento è per sabato 24 gennaio alle 20:45, al Teatro del Borgo, in via San Bartolo a Cintoia 95. L’ingresso sarà ad offerta libera. “L’intero ricavato sarà devoluto alla famiglia di Giorgia, che non può aspettare altro tempo – precisa Monè -. Nella serata di dicembre abbiamo raccolto mille euro, speriamo di superare quella cifra”.