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Cronaca

Momi: il Tar respinge il ricorso del fondatore di 'Io Apro', ora ricorso al Consiglio di Stato

Nella primavera scorsa la licenza sospesa per la violazione delle norme anti Covid, l'attività aperta in gestione dalla famiglia

Ieri il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha respinto il ricorso di Momi El Hawi, titolare della pizzeria Tito di via Baracca e tra i fondatori di 'Io Apro', contro la chiusura del locale sancita dal Comune di Firenze per il mancato rispetto, in più occasioni, delle normative anti Covid. La notizia è riportata oggi dal Corriere Fiorentino e dalla Nazione.

La licenza era stata ritirata nella primavera scorsa, dopo che i provvedimenti di chiusura ed i sigilli apposti al locale erano stati più volte violati. Il titolare El Hawi ha già annunciato che contro il parere del Tar farà ricorso al Consiglio di Stato.

L'attività di via Baracca è rimasta però aperta in questi mesi, e resterà regolarmente aperta, in quanto la gestione ora sarebbe passata sotto una società che fa capo ad un altro familiare.

In più occasioni El Hawi nei primi mesi del 2021 aveva mantenuto aperto il locale a cena nonostante le norme anti Covid all'epoca imponessero la chiusura delle attività. La pizzeria più volte aprì anche dopo le multe ricevute e anche dopo i sigilli di chiusura temporanea apposti dalla questura all'attività.

"Non ci sono dubbi sulla gravità della condotta di parte ricorrente, consistita nella violazione reiterata dei divieti di chiusura del locale, nelle plurime inottemperanze agli ordini di chiusura impartiti dalle autorità competenti", si legge nel dispositivo della sentenza del Tar, che ha appunto respinto il ricorso di El Hawi, la licenza della cui società rimane dunque sospesa in attesa del giudizio di secondo grado della giustizia amministrativa.

"Esprimo soddisfazione perché hanno vinto la legalità e la collettività contro l'arroganza e l'individualismo. In un ordinamento democratico il legittimo dissenso non deve essere confuso con l'illegalità né può diventare una sistematica e sfrontata violazione delle leggi", il commento dell'assessora comunale alla sicurezza Benedetta Albanese. Ora la palla passa però al Consiglio di Stato.

Va a processo Momi, fondatore di 'Io Apro'

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