rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Ecco perché si dice “Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà”

Durante la Firenze medioevale è nato un modo di dire che viene ancora oggi utilizzato. “Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà” questo gioco di parole indicava la figura del Podestà come un gabelliere ingannato dai debitori.

A Firenze si sostiene che il Podestà avesse una moglie tanto bella quanto disponibile per cui l’uomo, per proteggere il suo onore, ma anche quello della consorte fece costruire da un fabbro una cintura di castità con una chiave speciale a prova di falsificazione.

La storia vuole che un’amante della moglie sia riuscito a duplicare questa chiave e che aprì la cintura dall’aspetto si dice di un becco d’oca.

Una volta aperta la cintura e passato del tempo da solo con la signora, il giovane avrebbe esclamato: “Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà”.

L’oca citata quasi sicuramente si riferiva all’aquila in pietra affissa sulla facciata del Palazzo del Bargello.

Il detto viene utilizzato quando si è fatto qualcosa bene e con piacere.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ecco perché si dice “Ecco fatto il becco all’oca e le corna al Podestà”

FirenzeToday è in caricamento