Migranti: a Mimmo Lucano il premio 'Firenze per le culture di pace'
Lo ha ricevuto dalle mani del sindaco Dario Nardella: “Per lui porte della città sempre aperte”
Mimmo Lucano ha vinto la tredicesima edizione del Premio 'Firenze per le Culture di Pace', organizzato dalla Associazione Un tempio per la pace. La premiazione si è tenuta sabato 1° dicembre 2018 nella sala conferenze di Santa Apollonia, in via San Gallo.
Domenico Lucano, il sindaco di Riace noto per il modello di accoglienza messo in piedi nel piccolo paese calabrese e ora sospeso per un'inchiesta che ha suscitato proteste e polemiche, ha vinto il premio per la sezione 'Una vita per la pace'.
Il suo progetto, si legge nella motivazione, “ha trasformato un piccolo paese in stato di abbandono in un luogo esemplare di accoglienza, dove gli extracomunitari trovano una abitazione, riaprono attività commerciali e produttive ormai abbandonate e la scuola può restare aperta con la presenza di nuovi bambini. Sembra che si sia creato un civile rapporto di collaborazione con gli abitanti di Riace”.
“Con Mimmo Lucano, che ha ricevuto il premio #UnaVitaPerLaPace. Con il suo progetto ha trasformato Riace in un luogo diventato modello europeo di accoglienza, esempio di solidarietà. Le porte di Firenze saranno sempre aperte per lui e per tutti coloro che lavorano per la pace”, ha scritto su Twitter il sindaco Dario Nardella. Recentemente dal consiglio comunale è arrivato anche l'ok a concedere a Mimmo Lucano la cittadinanza onoraria di Firenze.
Per la sezione letteraria, oltre ai testi inediti, raccolti in un volume pubblicato dalla Regione Toscana, il premio per l’edito è stato assegnato a Jacopo Storni, giornalista fiorentino del Corriere, col suo 'Siamo tutti terroristi', che affronta il tema dell’accoglienza e dell’integrazione.
Con Mimmo Lucano, che ha ricevuto il premio #UnaVitaPerLaPace. Con il suo progetto ha trasformato Riace in un luogo diventato modello europeo di accoglienza, esempio di solidarietà. Le porte di Firenze saranno sempre aperte per lui e per tutti coloro che lavorano per la pace. pic.twitter.com/DcWxQlgBU3
— Dario Nardella (@DarioNardella) 2 dicembre 2018
