rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, Nardella sui somali in via Spaventa: “Nessuna solidarietà verso chi occupa”

Ma i Gesuiti non sporgono denuncia, e l' "occupazione abusiva" non scatta

Nessuna solidarietà per chi occupa “illegalmente”. E' il messaggio lanciato dal sindaco Dario Nardella questa mattina ai microfoni di LadyRadio, dopo l'occupazione, ieri, di un immobile in via Silvio Spaventa (zona piazza Libertà), da parte dei somali scampati all'incendio di un capannone, mercoledì scorso, a Sesto Fiorentino. Incendio dove è morto Alì Muse, che ha lasciato moglie e tre figli per non lasciare bruciare i documenti che gli permettevano di stare in Italia.

"Non c'è solidarietà e accoglienza senza legalità, su questo non si negozia. Se non si rispettano le regole, finiamo per penalizzare le persone e i bisognosi. Ai somali (ospitati dopo l'incendio nel palazzatto dello sport di Sesto, ndr) abbiamo offerto una soluzione, sistemare le persone in diversi comuni”, spiega Nardella. Offerta che sarebbe stata rifiutata. “La loro pretesa di rimanere tutti e 90 insieme non è accettabile nè sostenibile”.

Il sindaco ricorda che diversi migranti coinvolti nel rogo di Sesto hanno già ottenuto lo status di rifugiati. Alcuni di loro lavorano, motivo in più per cui per il sindaco “l'occupazione è un'illegalità intollerabile”.

Il sindaco, sempre durante l'intervista a LadyRadio, lancia poi dure accuse al Movimento di Lotta per la casa, al fianco dei somali nell'occupazione di ieri: "Fa politica con i disgraziati, è ignobile".

Nardella ha ricordato i numeri di quella che spesso i media definiscono “un'invasione”, che tale però, proprio a guardare i numeri, non sembra. Nell'area della Città Metropolitana fiorentina (l'ex Provincia) sono accolti circa 3mila tra rifugiati e richiedenti asilo, rispetto ad una popolazione complessiva di oltre 1 milione di persone: una percentuale, come sottolinea spesso il presidente della Regione Enrico Rossi, molto bassa.

Il Movimento per la casa, da parte sua, respinge le accuse. “Le istituzioni propongono soluzioni lesive della dignità. Decine di immobili sono inutilizzati: rifiutiamo di vivere nella precarietà permanente. Il business dell’accoglienza deve finire – si legge in un post Facebook del Movimento -. Il patrimonio e le risorse pubbliche non devono essere utilizzati per arricchire le cooperative”.

L'immobile occupato, per la cronaca, è di proprietà dei Gesuiti, e si trova dietro alla Fondazione Stensen, gestita dagli stessi Gesuiti, che non hanno denunciato ufficialmente l'accaduto. "Se i gesuiti ritengono di poterli ospitare – conclude infatti Nardella -, noi facciamo un passo indietro. E' una proprietà privata e l'occupazione abusiva scatta se la proprietà denuncia".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migranti, Nardella sui somali in via Spaventa: “Nessuna solidarietà verso chi occupa”

FirenzeToday è in caricamento