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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La preside agli alunni: "Il fascismo è nato con un pestaggio". E a Firenze arriva la due giorni di Azione studentesca

Molti presìdi condannano l'accaduto, mentre proseguono le indagini: in caso di processo penale la Regione parte civile

"Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E' nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. 'Odio gli indifferenti', diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee".

La condanna dei presidi

Le righe sopra fanno parte di una più lunga comunicazione (allegata in basso) che la preside del liceo Leonardo Da Vinci, Annalisa Savino, ha indirizzato ai suoi studenti, in relazione all'aggressione di sabato scorso davanti al Michelangiolo, ad opera di sei giovani individuati come aderenti ad Azione studentesca, gruppo collegato a Fratelli d'Italia. Comunicazione che è diventata virale sui sociale e che anche il sindaco Dario Nardella ha condiviso su Facebook, accompagnato dalle parole "Firenze sarà sempre antifascista".

Non è l'unica scuola ad avere preso posizione. "Questa scuola, la scuola, è antifascista, sempre. La nostra scuola promuove il dialogo costruttivo e si oppone a ogni forma di violenza, a ogni aggressione fisica e ideologica, a ogni forma  di sopraffazione che neghi i valori democratici nati dalla Resistenza. Perciò guardiamo con crescente preoccupazione al numero sempre maggiore di soggetti che si sente legittimato a perpetrare atti e divulgare contenuti che non siano rispettosi di tali principi", si può leggere sulla home page del Liceo Pascoli di viale don Minzoni. Ma tanti altri presìdi hanno usato parole di condanna ferma, da Liliana Gilli del Galileo ("è stata violenza gratuita e vile") a Ludovico Arte del Marco Polo ("con un ragazzo picchiato a terra la condanna dovrebbe essere ferma e unanime") a tanti altri.

Indagini su Michelangiolo e Pascoli

Intanto proseguono le indagini, sia sull'aggressione al Michelangelo (i sei di Azione studentesca, tre maggiorenni e tre minorenni, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e nei loro confronti è stato aperto un fascicolo anche per violenza privata aggravata), che su quanto avvenuto fuori del liceo Pascoli di viale don Minzoni il 9 febbraio scorso, una decina di giorni prima dei fatti del 'Miche'. "Ragazzi di Azione studentesca stavano volantinando e sono stati aggrediti da appartenenti ai collettivi", dice il consigliere comunale di Fdi Alessandro Draghi, che ha parlato con i diretti interessati. Le versioni che circolano però, a seconda da dove arrivino, sono opposte. In questo caso non ci sarebbero video e proseguono le indagini di digos e inquirenti.

La testimonianza del professore

Come pure proseguono sui fatti del Michelangelo. Oggi su La Nazione è stato intervistato un professore del Michelangiolo che ha voluto restare anonimo. C'era il volantinaggio dei giovani di destra, "quelli dei collettivi hanno cominciato ad insultare e strappare i volantini. Hanno tirato delle spinte e a quel punto quelli di Azione Studentesca hanno cominciato a picchiare", racconta, virgolettato. È la versione che esce anche da Fratelli d'Italia. Ovviamente, tra delle "spinte" ed un pestaggio c'è una bella differenza, e fin qui anche dagli ambienti investigativi si è parlato di "aggressione" da parte dei giovani della destra, e non di "rissa", come hanno detto alcuni esponenti meloniani. Inoltre studenti del Michelangiolo raccontano che a volantinare erano solo i tre minorenni di As, mentre i tre maggiorenni, di cui il più grande 20enne sarebbero "stati nei pressi per intervenire a picchiare, in attesa del pretesto per iniziare".

"Chi usa violenza non può fare politica, né nella consulta provinciale (dove siederebbero due dei denunciati, ndr) né ad altri livelli. Quanto è successo è grave e il calcio a terra (nel video che ha girato si vede un giovane dei collettivi a terra colpito ripetutamente da uno di Azione studentesca, ndr) indigna, la reazione è stata esagerata e non giustificata. Ma vogliamo vedere tutti i video. Purtroppo le telecamere al Michelangelo non funzionato, ma ci sono quelle di Borgo Pinti che potrebbero avere ripreso tutta la scena e aspettiamo di vederle", aggiunge Draghi.

A Firenze la due giorni di Azione Studentesca

Intanto si viene a sapere che tra un mese circa, il 18 e 19 marzo, proprio a Firenze ci sarà l'assemblea nazionale di Azione studentesca, per due giorni. Ovviamente si attende una forte mobilitazione da parte delle sigle antifasciste.

"Regione sarà parte civile"

“La Regione Toscana in caso di eventuale procedimento penale si costituirà parte civile”, ha dichiarato ieri Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, in merito alla mozione approvata dall’aula "sulle aggressioni avvenute nei riguardi di alcuni studenti dei licei fiorentini Pascoli e Michelangiolo", si legge in una nota.

“Ringrazio i colleghi per aver accolto i miei emendamenti che comprendono anche la vicinanza al corpo scolastico tutto e l’apprezzamento per il senso civico dell’insegnante del Michelangiolo prontamente intervenuta a fermare l’aggressione. Una violenza inaudita che, come ogni violenza, non ha giustificazione ma impone alle autorità, alla società tutta la presa di coscienza e l’intervento”, ha aggiunto Scaramelli.

La mozione, presentata dal Partito democratico (primo firmatario il capogruppo Vincenzo Ceccarelli) e approvata dal consiglio regionale, "esprime solidarietà agli studenti vittime di episodi di squadrismo e vicinanza al corpo scolastico".

"Studenti vittime di squadrismo"

“Solidarietà agli studenti vittime degli episodi di squadrismo, ferma condanna degli atti di violenza e preoccupazione per il clima di odio che coinvolge, loro malgrado, gli istituti di istruzione secondaria fiorentini”, si legge nell'atto, che ha recepito gli emendamenti non solo di Italia Viva ma anche del Movimento 5 Stelle: E' stato un atto di squadrismo che riguarda fatti della nostra storia recente che pensavo non avrei mai visto in vita mia. Rispetto ad altre società e ad altre nazioni abbiamo il vantaggio di saper riconoscere gli atti di fascismo, che devono essere condannati senza indugi”, le parole della pentastellata Silvia Noferi.

L'atto è stato approvato con 22 voti favorevoli e 4 astenuti del gruppo Lega. Il gruppo di Fratelli d’Italia non ha partecipato al voto, dopo che aveva presentato sulla stessa vicenda una propria mozione (con primo firmatario Francesco Torselli che parlava di "rissa" e che chiedeva di condannare più genericamente tutte le violenze), che è stata respinta dall’aula.

La mozione approvata fa riferimento all’aggressione avvenuta sabato 18 febbraio nei confronti di alcuni studenti del liceo Michelangiolo e a “un episodio analogo avvenuto il 9 febbraio al liceo Pascoli di Firenze”. Oltre a “esprimere vicinanza al corpo scolastico e apprezzamento per il senso civico dell’insegnante del Michelangiolo intervenuto a fermare l’aggressione”, impegna la Giunta a proseguire sul piano politico e culturale "con l’opera di contrasto al crescente clima di odio e discriminazione, contrastando con forza ogni azione che utilizza metodi e forme proprie del fascismo o comunque non rispettose del pluralismo”.

Inoltre si chiede che la Giunta “si attivi nelle sedi opportune”, “affinché vengano assunti tutti i provvedimenti necessari atti a garantire l’incolumità degli studenti toscani”.

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