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Cronaca

Meyer, quando la differenza la fanno le donne

Tre operatori su quattro sono femmine. L'ospedale pediatrico di Firenze ribalta le logiche della società

Tre dipendenti su quattro all’ospedale pediatrico Meyer sono donne. Una rilevante presenza femminile che non caratterizza solo la componente infermieristica e di assistenza, ma si riproduce anche tra i dirigenti medici, ove si assiste a una presenza femminile del 61%. Nessun settore, al Meyer, è di esclusivo appannaggio maschile.

Anche tra il personale tecnico sanitario le donne sono in netta maggioranza (70% rispetto al 30% di uomini). Molti sono infatti gli staff tutti al femminile che operano al Meyer. Tra questi, il team di Odontostomatologia speciale pediatrica ha un ruolo molto importante. “Nei primi anni della professione eravamo poche donne e moltissimi uomini donne – dice la responsabile, la odontoiatra Roberta D’Avenia – per questo ora sono orgogliosa di questo team tutto al femminile che, con attenzione e sensibilità, si occupa della cura odontoiatrica in età evolutiva”.

Quella del Meyer è una struttura che non ha eguali in Italia e che dal 2005 ad oggi ha curato circa 6.500 piccoli pazienti provenienti da tutta la Toscana e oltre. Diretto da Roberta D’Avenia, è un Centro perché segue bambini con bisogni speciali. L’ambulatorio cura pazienti da 0 a 16 anni con qualsiasi tipo di disabilità (sindromici, motori, intellettivi, sensoriali e psicopatologici). Nel computo della disabilità rientrano anche quei bambini a cui i medici abbiano certificato una odontofobia. Grazie alla sensibilità del team che vi opera, questo Centro ha sperimentato con successo un approccio “dolce”, avvalendosi anche dei cani addestrati alla pet therapy. L’amico a quattro zampe di fatti guida e incoraggia il bambino che si siede sulla poltrona odontoiatrica. L’Ambulatorio ha inoltre un progetto specifico per i bambini con sindrome di Down e cura anche piccoli da 0 a 3 anni affetti da gravi patologie odontoiatriche.

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