rotate-mobile
Cronaca

Via al mese dell’affido, l’appello di Palazzo Vecchio: “Occasione per contribuire alla crescita dei minori in un ambiente protetto”

L'assessore Funaro: "C'è bisogno di famiglie, coppie e singole persone disponibili a dedicare il proprio tempo a bambini e ragazzi meno fortunati"

Ottobre è il mese dell’affido e torna anche quest’anno la campagna di sensibilizzazione il ‘Mese dell’affido’ per stimolare, attraverso eventi e iniziative, i possibili genitori a prendere in affido minori con difficoltà familiari, "promuovendo così una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale", come scrive Palazzo Vecchio in una nota. Quest’anno la campagna realizzata e promossa dal Centro affidi del Comune di Firenze, giunta alla nona edizione, prevede iniziative in presenza e ‘da remoto’, che partiranno domani, martedì 5 ottobre.

“Il ‘Mese dell’affido’ ha l’obiettivo di spiegare ai cittadini che cosa vuol dire prendere in affido un minore - ha detto l’assessora al sociale Sara Funaro - e quanto questa esperienza sia bella e importante per tutti, non solo per il minore. L'istituto dell'affido è l'occasione per contribuire alla crescita del giovane in un ambiente affettivamente protetto e un'opportunità di arricchimento per chi lo accoglie".

"Tanti - prosegue Funaro -, sono i soggetti che questo istituto coinvolge: oltre ai bambini e ai ragazzi, sono interessati le famiglie d’origine e affidataria e il Centro affidi del Comune con il monitoraggio del Tribunale dei minori. E ognuno dà il proprio contributo nell'interesse del minore e della sua crescita. Crediamo fortemente nell'importanza di continuare a dare informazioni e organizzare iniziative di formazione sull’affido - ha spiegato Funaro - affinché le persone e i nuclei familiari interessati possano fare questa scelta nel modo più consapevole possibile. C'è tanto bisogno di famiglie, coppie e singole persone disponibili a dare amore e dedicare il proprio tempo ai bambini e ai ragazzi meno fortunati, che spesso si trovano a vivere in condizione familiari fragili o in struttura. L’affidamento, nelle sue varie declinazioni, rappresenta una sfida e una crescita per l’intera comunità e spero che sempre più persone possano decidere in questo senso”.

Ad oggi i progetti di affidamento eterofamiliare in corso sono 70. Nonostante le limitazioni che l'emergenza sanitaria ha imposto negli ultimi due anni, nel 2020 sono stati attivati in totale 13 progetti di affidamento familiare, mentre da gennaio 2021 ad oggi sono stati attivati 8 progetti. Inoltre, nel corso del 2020 si sono conclusi 11 progetti di affido familiare. Attualmente ci sono 15 bambini che aspettano una famiglia/persona singola ‘giusta’ per la loro situazione.

Nonostante il periodo di emergenza sanitaria abbia costretto a rimodulare le attività di sensibilizzazione, il Centro affidi ha continuato a lavorare per il reperimento di famiglie e single da inserire nella propria banca dati, portando avanti le attività di informazione e di formazione.

"L’affidamento, nelle sue varie declinazioni, rappresenta una crescita personale non solo per chi è parte attiva nel progetto, ma anche per la comunità nel suo insieme, che viene sollecitata ad esprimere interesse e solidarietà tra persone e tra famiglie nel prendersi cura delle nuove generazioni. L’affidamento familiare è un servizio importante per l’intera cittadinanza, perché offre la possibilità di supportare e far crescere in un clima sereno, accogliente e sicuro un minore la cui famiglia sta attraversando un momento di difficoltà. Con l’affidamento, infatti, il minore incontra  temporaneamente una famiglia o una persona che lo accoglie e che assicura una  risposta ai suoi bisogni affettivi ed  educativi permettendogli  di vivere in un  ambiente favorevole. Nello stesso tempo, l’affido consente alla famiglia del minore di  avere il tempo e l’opportunità di superare le  proprie difficoltà e rafforzare e recuperare le proprie capacità genitoriali. Possono diventare affidatari famiglie con o senza figli, coppie coniugate o conviventi, persone  singole. Non vengono richiesti requisiti specifici, né viene cercata la famiglia ideale. Ogni famiglia ha le proprie caratteristiche. Compito del Centro affidi è cercare l’abbinamento giusto per ogni  minore, trovare la famiglia o single che, in base alle proprie caratteristiche, possa  rispondere ai bisogni di ‘quel’ bambino, percorrendo un tratto di strada al suo fianco e costruendo un legame che resta nel tempo", si legge ancora.

Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione al link sociale.comune.fi.it/affidamento-familiare

Per info sull’affido familiare è possibile contattare il Centro affidi (via Palazzuolo,  12) ai numeri 0552616445 - 436 - 437 oppure scrivere una mail all’indirizzo centroaffidi@comune.fi.it

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via al mese dell’affido, l’appello di Palazzo Vecchio: “Occasione per contribuire alla crescita dei minori in un ambiente protetto”

FirenzeToday è in caricamento