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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

La posizione del Comune sul memoriale italiano di Auschwitz

La posizione del Comune e della Regione dopo le polemiche sorte in Parlamento il 9 aprile

La nuova casa per l’opera in onore alle vittime di Auschwitz sfrattata dal Blocco 21 è già stata scelta, ma dopo le polemiche sorte in Parlamento giovedì 9 aprile il comune e la regione prendono posizione. Nel 2011 il Memoriale era stato chiuso perché non più conforme alle linee didattiche dello spazio di documentazione.

Realizzato nel 1971, per rendere omaggio e ricordo alle vittime italiane dell’Olocausto, da due architetti Belgioioso e Baffi, con la collaborazione di Primo Levi, il musicista Luigi Nono e del pittore Pupino Samonà.

Il progetto per la salvaguardia del memoriale di Firenze è stato sposato sia dal Comune di Firenze che dalla Regione Toscana, ma anche da Aned, l’associazione dei deportati nei campi di sterminio che è anche proprietaria del memoriale.

"L'impegno di portare il memoriale delle vittime di Auschwitz a Firenze si è mosso in linea con una politica di salvaguardia della Memoria che da sempre caratterizza la Toscana" sostiene l'assessora regionale alla cultura Sara Nocentini.

"Il memoriale italiano di Auschwitz è un'opera d'arte simbolo della memoria nazionale e deve essere valorizzato - dichiara il sindaco Dario Nardella in merito alle posizioni espresse in Parlamento sul trasferimento del memoriale - . Firenze è orgogliosa della scelta di ospitare il memoriale per dare un tributo vero, duraturo e profondo all'esercizio indispensabile della memoria".

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