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Cronaca

Con le lastre radiologo fornisce alibi a rapinatore durante i processi

Un radiologo è stato arrestato per aver coperto un imputato accusato di rapina. Il medico aveva presentato delle lastre con cui gli aveva creato un alibi

La polizia ha arrestato un medico genovese per aver fornito false attestazioni all’Autorità Giudiziaria in un processo per una rapina risalente a 3 anni fa. Il professionista, 57enne, ora ai domiciliari, avrebbe fornito falsi certificati ad un uomo ritenuto tra i responsabili della rapina; un alibi fittizio, buono per far scagionare l'accusato.

Questo è quanto emerso da un’inchiesta, partita a febbraio, su una tentata rapina compiuta a  Firenze nell’agosto del 2009. La polizia individuò tre italiani, di cui due arrestati, che quell’estate, dopo aver forzato la porta di un’abitazione e armeggiato la cassaforte, furono interrotti dal rientro del padrone di casa. Per assicurarsi la fuga, i malviventi minacciarono la vittima con un cacciavite, lo colpirono con un pugno alla testa per poi chiuderlo a chiave in cucina. Durante il processo, la difesa dell'uomo di etnia sinti tutt’ora latitante, esibì un esame radiologico odontoiatrico da cui risultava che l’assistito non poteva trovarsi a Firenze il giorno della rapina in quanto si sarebbe trovato a Genova per accertamenti medici.  

PRECEDENTE - La difesa per dimostrare anche la presenza di un precedente, portò in aula la copia di una precedente sentenza, conclusasi con l'assoluzione da parte del Tribunale di Roma, nei riguardi della stessa persona per un analogo processo che lo vide implicato in una rapina avvenuta nella capitale sempre nell’agosto 2009. La sentenza riportava le stesse ragioni di assoluzione rispetto ai motivi eccepiti dal difensore di fronte al giudice di Firenze: ancora una visita odontoiatrica presso quello stesso specialista.

Coincidenze queste, che non hanno convinto i pm Ornella Galeotti e Leopoldo De Gregorio, che hanno subito messo in moto un’articolata attività investigativa durante la quale si è accertato una serie di anomalie che hanno portato ad escludere che la lastra medica mostrata in giudizio, provenisse realmente dal macchinario dell’istituto dove esercitava lo specialista, centro peraltro chiuso in quei giorni per ferie. Inoltre è stato scoperto come quel giorno il medico non si trovasse neppure in Liguria. Durante l’arresto gli agenti hanno sequestrato l’originale della lastra, poi artefatta, che riportava una data del 2011 e non 2009.
 
 
 

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