rotate-mobile
Cronaca

Tavarnuzze: trovati i colpevoli della morte di Massimiliano Da Lio

Sarebbero stati tre albanesi con il supporto di un italiano ad uccidere il pasticcere lo scorso 26 aprile. L'uomo fu aggredito e sequestrato in casa, morì a causa delle percosse unite ad un probabile malore

Fermate tre persone con l'accusa di omicidio di Massimiliano Da Lio, morto il 26 aprile  a seguito  di un'aggressione subita per un tentativo di furto nella sua abitazione. I responsabili sarebbero una banda di albanesi aiutata da un italiano.

ARRESTI - In manette sono finiti Carmelo Casella, 49 anni,  originario del cosentino e residente a Campi Bisenzio  e due gemelli albanesi di 27 anni, Edinjo e Eraldo Nikaj, domiciliati a Sesto Fiorentino. Un terzo albanese, Fabjan Mikaj, ritenuto componente della banda, è nel frattempo rimasto ucciso in Albania, dove si era rifugiato dopo il delitto.
L'italiano avrebbe fatto da basista riferendo alla banda orari, abitudini e comportamenti della vittima. La banda fu il vero braccio armato mettendo a segno il colpo per la festività del 25 aprile. Da Lio fu aggredito all'interno della propria abitazione al suo rientro a casa,  dopo aver passato la notte nel laboratorio dolciario di Pontassieve.

Furono molti i traumi subiti dalla vittima  soprattutto nella zona del cranio, aggravati anche da un probabile malore che colpì l'uomo, dopo alcune disperate richieste d'aiuto udite dai vicini.
I rapinatori derubarono il pasticcere di 15mila euro ed alcuni orologi e dopo averlo percosso  lo segregarono in bagno, dove fu appunto ritrovato in fin di vita. Gli aggressori, informati dal basista, conoscevano le abitudini dell'uomo quindi sapevano portasse con se quella cifra. Da Lio morì dopo 24 ore di  agonia all'Ospedale di Ponte a Niccheri.  
Le indagini sono durate mesi ma grazie ad alcune telecamere della zona aggiunte alle testimonianze di alcuni vicini, luce è stata fatta sul caso.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tavarnuzze: trovati i colpevoli della morte di Massimiliano Da Lio

FirenzeToday è in caricamento