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Cronaca Empoli

Scoperta la fabbrica della marijuana: sequestrata mezza tonnellata di cannabis | FOTO

I carabinieri di Empoli hanno arrestato tre persone. I militari hanno scoperto il deposito intercettando un furgoncino. Dallo stupefacente ritrovato si sarebbero potute ricavare 1.500.000 dosi

Era gestito come un vivaio, in cui però veniva coltivata cannabis in modo industriale. Anche i carabinieri di Empoli, guidati da capitano Giuseppe Pontillo, sono rimasti senza parole quando hanno fatto irruzione dentro un capannone nella zona industriale di Larciano. Struttura anonima dall’esterno, al cui interno era stata sviluppata un’azienda dedita alla coltura della marijuana. In cui si effettuava la coltivazione e lo stoccaggio dello stupefacente con tecniche rodate.

Gli uomini dell’Arma da giorni stavano perlustrando il territorio tra la provincia di Firenze e quella di Pistoia, dopo essere venuti a conoscenza dell’esistenza di una piantagione di marijuana. La notte scorsa, durante un pattugliamento, i militari hanno notato un furgoncino bianco lungo via Pistoiese, tra Cerreto Guidi e Fucecchio. Che li ha condotti proprio al deposito. I militari non sono subito usciti allo scoperto, hanno aspettato che il mezzo fosse caricato e tornasse in direzione di Fucecchio in un podere della zona di Botteghe. Il mezzo faceva da navetta tra il pistoiese e l’empolese valdelsa. Il furgone è poi stato fermato a Cerreto Guidi. Il camioncino era talmente pieno di piante di cannabis, con fusti alti circa due metri, che il guidatore a malapena riusciva a muoversi. 

Subito dopo il blitz nel deposito. Il capannone era un vero e proprio laboratorio  professionale per la coltivazione delle piante di cannabis: sette stanze adibite a serra, 200 lampade, 1000 litri di fertilizzante, centinaia di vasi, decine di ventilatori e centinaia di metri di tubi di irrigazione garantivano tutto il necessario per poter coltivare e immettere sul mercato grosse partite di droga.

Larciano, scoperti 500 chili di marijuana



STRUTTURA - L’opificio della droga era suddiviso in aree. Una stanza aveva la funzione di camera d’incubazione dove mettere le piantine appena nate, mentre in altre, il cui controsoffitto era schermato per impedire alla luce abbagliante di essere visibile dall’esterno, le piante crescevano grazie a lampade ad alto voltaggio.  
In tutto è stato sequestrato oltre mezza tonnellata di marijuana (pronta all’essiccazione). A cui si aggiungono 550  piante in fase crescita. Dallo stupefacente rinvenuto si sarebbero ottenute circa 1.500.000 di dosi per un valore di mercato di circa 2 milioni e mezzo di euro.

I CARABINIERI DENTRO IL CAPANNONE (video)

In manette con  l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente sono finiti: M. M., 59enne pregiudicato di Prato, poiché conducente del veicolo che trasportava le piante; P.C., 62enne di Fucecchio, proprietario del fondo dove sono state rinvenute parte delle piante; Q.H., 24enne cinese che faceva da custode nel capannone. Quest’ultima dovrà rispondere anche del reato di furto di energia elettrica poiché il consistente fabbisogno di corrente necessaria alle lampade era stato soddisfatto attraverso un allaccio abusivo alla rete.
 

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