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Cronaca

No al green pass: manifestazione di Ioapro a Roma  

Tanti i cori contro i "giornalisti terroristi" e il governo Draghi. Attacchi anche a Bassetti e Burioni

Da una parte imprenditori, lavoratori e sostenitori di 'IoApro', movimento che annovera tra i fondatori anche l'imprenditore "ribelle" Momi El Hawi. Dall'altra, in minoranza numerica, i fascisti con a capo Giuliano Castellino, già leader romano di Forza Nuova e protagonista del movimento dell'ultra destra Area, recentemente di nuovo nei guai con la legge. Gruppi diversi, uniti però nel dissenso al green pass, il certificato in vigore dal 6 agosto. 

A sorvegliare il tutto, le forze dell'ordine schierate con momenti di tensione iniziati dopo le 16:30 quando chi era in piazza del Popolo ha provato a superare i blocchi delle forze dell'ordine ai lati dell'area del centro di Roma al grido di "libertà, libertà". Non ci sono stati scontri fisici, ma l'eccessiva euforia di chi ha urlato il proprio dissenso ha creato qualche problema di ordine pubblico. 

Le foto della manifestazione 

I cori dei manifestanti

La piazza ha iniziato a riunirsi intorno alle 15. "Noi siamo contro il Green Pass ma a favore del vaccino", sottolineano i leader di 'Io Apro'.  "Chiudo i ristoranti e mi faccio mantenere dal governo. Lo Stato ci sta dividendo", continuano. Roma, dopo le manifestazione del weekend contro il certificato verde, è diventata così nuovamente scenario del dissenso contro le regole vaccinali e piazza del Popolo si è trasformata nel megafono di chi vuole gridare il proprio "no" al Green Pass. E così, tra rabbia e teorie complottiste, i toni si sono accesi subito contro i giornalisti, ai quali è stato intimato di non avvicinarsi e non riprendere con la telecamere.

 Insulti e qualche spintone, poi il coro: "Stampa e tv non ne possiamo più". Infine, uno striscione srotolato sulla fontana al centro della piazza, "Non passerà", e poi il coro "no green pass". E ancora: "Draghi vaff..." e "giornalista terrorista". "Bassetti, la Lucarelli, Burioni sono dei falliti" urlano dai gazebo di 'io Apro' durante la manifestazione.

"Siamo l'ultimo argine alla dittatura. Quando la legge diventa ingiustizia la resistenza diventa un dovere. Giù le mani dai bambini", sono le richieste dei manifestanti che si passano il microfono. "Non c'entrano nulla il pipistrello e il pangolino. Il Covid è stato calato dall'alto. Non capiti mai più".

 Il racconto della giornata romana / VIDEO

La polizia blocca i manifestanti

"Con il green pass siamo cittadini protempore. E' una misura ipocrita perché non hanno avuto il coraggio di imporre l'obbligo. Trasformano i poliziotti in dei capò costretti a controllarci. Non siamo più un paese libero", gridano dalla manifestazione. Alle 16:30 la manifestazione - da statica così come era stata presentata anche alle forze dell'ordine - si è mossa. "Adesso ci andiamo a fare una bella passeggiata per questa città, perché questa città è nostra, è devo essere libero di farlo", ha detto uno degli organizzatori della manifestazione IoApro, dal palco di piazza del Popolo, dando così il via alle "danze".

Un intento bloccato però dalla polizia, in assetto anti sommossa, che ha fatto muro per evitare che la folla si muovesse verso il Flaminio. Così, dopo mezzora di trattative, i manifestanti in marcia hanno provato nuovamente a "marciare" per tutta Roma, provando a superare il cordone dalle forze dell'ordine dalla parte opposta della piazza, quella verso via del Corso. Un altro gruppetto, invece, si è diretto verso la zona di Villa Borghese al grido di "blocchiamo Roma".

Manifestanti con la stella di David

E non sono mancanti, come in altre piazza d'Italia, manifestanti con la stella gialla di David e la scritta 'No vax'. Magliette che hanno indignato la Comunità Ebraica di Roma già nei giorni scorsi: "Possiamo fare tutti gli appelli al buon senso e a usare il cervello, ma quello tra le persecuzioni agli ebrei e le disposizioni vaccinali è un paragone insostenibile, folle, sono cose non accomunabili. Ma poi questo uso strumentale della stella gialla: ci inorridisce vederla puntata al petto di chiunque perché non c'é alcun nesso con la tragedia Shoah", ha detto all'Adnkronos Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma: "Possiamo seguitare ad augurarci che nessuno strumentalizzi più la Shoah per questo e altri fini - conclude - E' una strumentalizzazione che non ci sta e ci indigna".

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