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Cronaca

Nuova manifestazione contro il Green Pass e il governo Draghi, previsto anche un corteo

L'appuntamento è stato lanciato dal 'Coordinamento Toscana libera e ribelle'

"Sabato 4 dicembre il movimento contrario al Green Pass e alla narrazione ufficiale sul Covid scende di nuovo in piazza a Firenze. La giornata, denominata 'No Draghi No', è stata lanciata a livello nazionale dal 'Fronte del Dissenso' e ripresa in regione dal 'Coordinamento Toscana Libera e Ribelle'". Così si legge nel comunicato, firmato dal suddetto coordinamento, che annuncia una manifestazione per domani a Firenze contro il Green Pass, contro il governo Draghi e "contro la narrazione ufficiale del Covid". Il raduno è annunciato in piazza Santa Maria Novella a partire dalle ore 15. Agli interventi dal palco seguirà un corteo fino alla vicina piazza Ognissanti, con ogni probabilità passando da via dei Fossi.

La prefettura annuncia "controlli serrati" sul Green Pass

"Draghi rappresenta in maniera lampante l’architrave politico che sorregge il sistema totalitario e anticostituzionale che governa il Paese e per questo viene indicato come il principale avversario di tutti quei cittadini che si sentono legati ai valori costituzionali e democratici di pluralismo, scambio delle idee, partecipazione alla vita pubblica, sicurezza economica e solidarietà", si legge nel volantino che annuncia la manifestazione.

Minacce 'No vax' e 'No Green Pass', maxi operazione

"Denunciamo la recente introduzione del super Green Pass come l’ennesimo sopruso, oltretutto effettuato nuovamente con decretazione d’urgenza, in barba all’articolo 77 comma 2 della Costituzione, ai danni di  milioni di cittadini che vengono privati, senza alcuna motivazione sanitaria, del diritto al lavoro e all’istruzione", si legge ancora.

'No Green Pass', piazzale Michelangelo pieno / FOTO - VIDEO

Il presidio è indetto anche contro "la privatizzazione dei servizi pubblici, la decisione di permettere ai grossisti dei farmaci di decidere quali medicine distribuire e quali rendere irreperibili, l’apertura alle multinazionali della gestione delle farmacie, l’apertura  alla  multinazionale  Uber, la vendita di quel che resta dell’industria pubblica nazionale, come nel caso della Tim o degli impianti idroelettrici costruiti con soldi pubblici e di eccezionale valore strategico nella transizione verde". (Nella foto, d'archivio, un corteo contro il Green Pass a Firenze)

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