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Cronaca Centro Storico

La manifestazione dei lavoratori precari in piazza Santo Spirito

Ieri la manifestazione dei precari in piazza Santo Spirito organizzata da "Il nostro tempo è adesso". Trecento lavoratori atipici hanno abbattuto il muro simbolo degli ostacoli al mondo dell'occupazione

Il muro è caduto. Non un ricordo del lontano 89 ma un ostacolo solido e spietato, che invece di “sostenere” con i suoi mattoni, è una paratia stagna da cui non trasborda niente, neanche speranza.
Speranze per il lavoro, per non dover scendere a compromessi. Questo il punto su cui si è basata la manifestazione di protesta in piazza Santo Spirito sostenuta con la raccolta di 250 firme.
I 300 giovani precari hanno prima eretto un muro di cartone e poi ci hanno attaccato  dei post – it, con scritto i loro pensieri, il loro dissenso e indignazione verso un paese di cui si sentono poco parte integrante. “Mafia”, “ I’Trota”, “Sfruttamento” ma anche “Ma gli articoli che me li pagate?” insomma uno sfogo collettivo.

Poi la corsa liberatoria verso quel muro, e giù fino a saltare festanti sul cumulo di cartoni simbolo della stanchezza della generazione mille euro. Un atto simbolico per abbattere l’ostacolo del futuro.

Manifestazione precari piazza Santo Spirito



“Il nostro tempo è adesso” ha visto scendere in piazza molti giovani ma anche giornalisti e genitori perché capiscono che con queste condizioni economiche non avranno mai dei nipotini.
Molte le maglie bianche, rosse e verdi, gli occhi speranzosi, e l’articolo 1 delle Costituzione ma letto da loro: L’Italia “era” fondata sul lavoro. Qualche fischietto e tamburello ma tutto sommato una contestazione pacifica, ordinata, sperando che dopo il crollo del muro possano circolare nuove idee e nuovi diritti per tutti.
 
 

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