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Cronaca

Sciopero: in piazza lavoratori di mense, pulizie e turismo / FOTO

Cgil, Cisl e Uil chiedono il rinnovo del contratto, scaduto da anni: "Tutto il peso della crisi sui lavoratori, ci tolgono salario e diritti"

E' il giorno dello sciopero nazionale per i lavoratori del turismo, di mense, farmacie. Sono cuochi, camerieri, baristi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti.

Sono in piazza in tutta Italia per chedere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da anni (dai 3 ai 6, aseconda del settore) e tutele occupazionali. I lavoratori della Toscana si sono riuniti a Firenze, in piazza San Lorenzo. E' la prima volta che Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs e Uiltrasporti proclamano uno sciopero intersettoriale che mette insieme tanti addetti, accomunati dalle richieste comuni nei confronti dei datori di lavoro.

"Tutto il peso della crisi, come al solito, pesa sui lavoratori. Vogliono toglierci diritti, tagliare buste paga e malattia. Ma non è peggiorando le condizioni di vita di chi lavora che si esce dalla crisi. Ci vogliono investimenti, innovazione di processi e di prodotto", dice Maurizio Magi, della Filcams Cgil.

"I datori di lavoro vogiono ridurci sempre di più diritti e salari - aggiungono Marco Conficconi, Uiltucs Toscana, e Carlo Di Paola, Fisascat Cisl -. Lavoriamo già in condizioni difficili, spesso con part time obbligati a 5-600 euro al mese. Eppure la nostra attività "invisibile" è strategica per l'economia del Paese e rappresenta una componente rilevante del Pil italiano".

"Ogni giorno - concludono i sindacati -, incontriamo questi lavoratori e a loro ci rivolgiamo per soddisfare bisogni primari imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana, durante il nostro tempo libero. Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, come il turismo e il sistema degli appalti. Svolgono lavori importanti e delicati, come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle persone. Sono lavoratrici e lavoratori con stipendi bassi, intorno ai mille euro se a tempo pieno, e aspettano il rinnovo del Contratto chi da mesi, chi da tre anni, chi, come i lavoratori delle Terme, da quasi 5, anni contrassegnati da trattative, interruzioni e mobilitazioni. Per questo oggi siamo stati 'Fuori servizio', come da slogan della manifestazione: dalla Toscana è partito un messaggio forte, serve un nuovo Contratto nazionale".

Sciopero dei lavoratori di mense, pulizie e turismo

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