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Cronaca

Manifestazione in città a sostegno del Kurdistan: “Basta silenzio sulle stragi”

Corteo annunciato dal Coordinamento toscano per il Kurdistan: “Complicità dei governi occidentali con le politiche criminali della Turchia di Erdogan”

Sabato prossimo, 7 aprile, si terrà a Firenze la manifestazione organizzata dalla Comunità curda in Toscana e dal Coordinamento Toscano per il Kurdistan, per “denunciare le complicità dei governi occidentali con le politiche criminali della Turchia di Erdogan”, come annuncia il Coordinamento annunciando il corteo. Al corteo aderiscono numerose realtà politiche, sociali e studentesche che in passato al fianco delle iniziative di sostegno alla lotta curda.

“Denunciamo il silenzio sulle stragi e su ciò che circonda quanto avviene oggi nel nord della Siria, dove le forze curde Ypg e Ypj che hanno liberato Kobane, Raqqa e larga parte del nord della Siria dalle milizie islamiste, sono oggi attaccate dal regime turco. Denunciamo anche la complicità del governo italiano proprio con il regime di Erdogan, beneficiario, attraverso Leonardo-Finmeccanica, azienda di punta dell’industria della guerra italiana, dei sistemi radar e degli elicotteri d’attacco Mangusta A 129 utilizzati dall'aviazione turca contro le forze di difesa curde e contro la popolazione civile di Afrin”, sottolinea il presidente della Comunità curda Erdal Karabey, nella conferenza stampa di ieri in Palazzo Vecchio per presentare la il corteo.

“Il governo turco utilizzando forze islamiste mercenarie ha invaso Afrin (Siria del nord a maggioranza curda) con l'obiettivo di annettere militarmente alla Turchia parte di quel territorio. L'operazione militare beffardamente denominata 'ramoscello d'olivo' è solo l'ultimo atto della politica criminale di Erdogan che, dopo aver raso al suolo le città curde nel sudest della Turchia, messo a tacere qualsiasi opposizione incarcerando a migliaia tra attivisti, giornalisti, accademici, amministratori e deputati, rivolge adesso il secondo esercito della Nato contro il movimento curdo nel Rojava”, prosegue Karabey.

Il consiglio comunale di Firenze in passato ha condannato l'attacco della Turchia e si è espresso in altri momenti a sostegno dell’esperienza curda. Alla manifestazione di sabato, che partirà dal consolato Usa di lungarno Vespucci e passerà di fronte ai consolati francese, russo e tedesco “proprio per sottolineare le responsabilità dei governi russo ed occidentali che appoggiano Erdogan e tollerano le sue politiche di attacco e repressione”, hanno aderito anche il gruppo consiliare di Palazzo Vecchio Firenze riparte a Sinistra (Frs) e la consigliera Miriam Amato, aderente di Potere al Popolo (Pap).

Frs e Pap hanno anche annunciato che presenteranno un atto in consiglio comunale per conferire la cittadinanza onoraria ad Abdullah Ocalan, il politico curdo detenuto dal 1999 in Turchia, unico prigioniero dell'isola-prigione di Imrali, in condizioni di detenzione denunciate come disumane da diverse associazioni umanitarie. Nelle scorse settimane la facoltà di architettura di Firenze è stata occupata per tre giorni per solidarietà nei confronti del popolo curdo.

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