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Cronaca

8 marzo, migliaia di donne in corteo: “Basta violenza e sessismo”

Da Santissima Annunziata, al Duomo, fino a Santo Spirito: "Del nostro corpo decidiamo noi, né la Chiesa né gli uomini"

Migliaia di donne, giovani e meno giovani, lavoratrici, studentesse, hanno sfilato questa sera nel centro di Firenze per rivendicare dignità e diritti, parità di trattamento con gli uomini e soprattutto stop alla violenza.

Ad aprire il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata dietro lo striscione 'Non Una di Meno', la rete che ha promosso la manifestazione (svoltasi in oltre 50 Paesi del mondo per lo 'sciopero globale' delle donne) ragazze giovanissime. “Le donne hanno gli stessi diritti degli uomini e non vanno toccate”, dicono Altea e Teresa, 12 e 13 anni.

'Il corpo è mio, decido io', 'La nostra salute non ha prezzo, la difenderemo con ogni mezzo', 'A casa, a lavoro, oggi non ci stiamo e scioperiamo', alcune tra gli slogan più ripetuti. Il corteo si ferma alcuni minuti al Duomo. 'Fuori la Chiesa dai consultori', 'Fuori la Chiesa dalle mutande', scandiscono all'unisono donne e ragazzine, con decine di mutandine a sventolare di fronte al Battistero, per rivendicare, “in un Paese dove troppa influenza ha avuto e continua ad avere il Vaticano, autonomia e libertà in campo sessuale”.

“Gli uomini la smettano di voler decidere su questioni che riguardano noi donne, a partire dall'aborto”, dice Elenora, studentessa 23enne. “Viviamo in una società opprimente, che spesso vuole relegarci nei ruoli di madre o donna di casa, ma noi non ci stiamo”, aggiunge Ilaria, sua coetanea. Un cartello dice 'Sciopero contro la divisione delle donne in puttane e sante', come la canzone di Luca Carboni 'Puttane e spose', perché spesso, in fondo, è questo che molti uomini pensano di loro.

“I tagli ai servizi sociali penalizzano soprattuto le donne. Vogliamo la parità salariale, l'aborto libero, sicuro e gratuito, una scuola pubblica e laica, rivendichiamo la piena libertà di movimento, rifiutiamo ogni linguaggio sessista e misogino. Sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere decidiamo noi”, scandisce Lea Fiorentini, di 'Unite in Rete'.

Il corteo attraversa la città, piazza della Repubblica, via Por Santa Maria, lungarno Acciaiuoli, ponte Santa Trinita. “Riprendiamoci lo spazio che meritiamo, senza aspettare che lo facciano gli uomini”, dice Lucia, 61 anni, insegnante. “Basta violenza sulle donne, basta battute sessiste”, le fa eco Ilaria, ferroviera, in corteo con la figlia 12enne.

“Non se ne può più della violenza maschile, di donne uccise da uomini che non ammettono la nostra libertà”, aggiunge Angela, un'altra insegnante. Il corteo finisce in piazza Santo Spirito, dove la 'festa' della donna prosegue tra musica e balli, determinazione e consapevolezza.

VIDEO - Il corteo sfila al Duomo: "Il corpo delle donne per loro è un'ossessione"

FOTO - 8 marzo, sciopero e corteo con migliaia di donne

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