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Cronaca

"Tacciano le armi, cessate il fuoco e negoziato subito": a Firenze manifestazione per la pace in Ucraina

Promossa dalla 'Rete italiana pace e disarmo', aderiscono tra le altre associazioni Anpi, Cgil, Mille contro la guerra: "Basta guadagnare con le armi"

Manifestazione per la pace in Ucraina venerdì prossimo, 21 ottobre, a Firenze. L'appuntamento, promosso da 'Rete italiana pace e disarmo', è per le 18 in piazza Sant'Ambrogio, da dove inizierà e terminerà il corteo. Aderiscono, tra le altre associaizoni, Anpi, Cgil, Mille contro la guerra, Comitato fiorentino fermiamo la guerra.

"La guerra in Ucraina prende giorno dopo giorno una piega sempre più preoccupante: la minaccia nucleare diventa reale, mentre la propaganda di guerra parla di conquiste e arretramenti di eserciti come se si trattasse di un gioco. Mentre la crisi economica si abbatte sulle fasce più deboli delle popolazioni europee (aggravata dalle speculazioni sul costo dell'energia), le industrie e i commercianti di armi fanno affari e moltiplicano i propri guadagni", si legge sull'evento Facebook che annuncia l'iniziativa.

"In risposta all'aggressione di Putin all'Ucraina, l'Europa ha risposto come indicato da Nato e Usa, con l'invio di armamenti che ci mette direttamente nel ruolo di paese in guerra", si legge ancora, in un comunicato che chiede un immediato cessate il fuoco, l'avvio di un negoziato per la pace, la messa al bando di tutte le armi atomiche: "Non vogliamo vincere la guerra, vogliamo vincere la pace".

La manifestazione è parte della 3 giorni di mobilitazione in tutta Italia lanciata da Rete Pace e Disarmo, che da mesi sostiene un appello per il cessate il fuoco e per l'avvio di una conferenza internazionale di pace.

"Nel testo sottoscritto dalle aderenti di Europe for Peace - scrive sul proprio sito Rete Pace e Disarmo -, si sottolinea come l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata portando conseguenze nefaste anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale”.

"Ribadendo la vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra - si legge ancora -, si ricorda come occorra cercare una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali. E' necessario che il nostro Paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato avviando un percorso per una Conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro, anche alla luce delle rinnovate ed inaccettabili minacce nucleari. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione".

"Che la guerra non sia la soluzione ma sia una delle principali cause delle crisi da cui il nostro sistema e la nostra società non riescono più a liberarsi è sempre più evidente. La guerra - conclude il testo -, scatena l’effetto domino in una società globalizzata, interdipendente, invadendo ogni ambito e spazio: crollano i mercati ed il commercio, aumentano i costi delle materie prime e di ogni unità di prodotto, l’inflazione galoppa ed i salari perdono potere d’acquisto, ritornano la fame, le carestie e le pandemie nel mondo. Dire basta alle guerre ed alla folle corsa al riarmo e nell’interesse di tutti e di tutte. E’ l’unica strada che ci può far uscire dalla crisi del sistema".

Sotto, manifestazione a Firenze per un negoziato sull'Ucraina

FOTO - Ucraina, manifestazione a Firenze: "No invio armi, sì al negoziato"

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