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Martedì, 26 Settembre 2023
Cronaca

I manifestanti bloccano l’arrivo dei migranti libici a Coltano

Il sindaco di Pisa chiede l'applicazione del piano regionale sull'accoglienza degli immigrati. L'ipotesi è quella di smistare i libici in più centri senza la creazione della sola tendopoli di Coltano

Manifestanti hanno bloccato l’ingresso del centro di Coltano dove si è deciso di allestire la tendopoli per i migranti provenienti da Lampedusa. Cominciano le prime proteste, quattro donne si sono incatenate a dei trattori, anche l’assessore alle politiche sociali del comune di Pisa. Già stanotte una ventina di persone avevano presidiato l’ingresso della base per non permettere l’accesso al sito.

ISTITUZIONI -
Non solo cittadini ma anche rappresentanti delle istituzioni: sei sindaci della zona, guidati da il sindaco di Pisa e dal presidente dell’omonima provincia. Dopo il “no” di Prato arriva il bis? Non è chiaro, ma per ovviare al malumore si sta tenendo un vertice in Prefettura. Presenti oltre al prefetto Antonio De Bonis, il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, il suo vice, Paolo Ghezzi, il presidente della Provincia, Andrea Pieroni e il presidente del parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Giancarlo Lunardi, visto che la base statunitense si trova all’interno di un area naturale.

"Noi rispettiamo le leggi ed al momento nessun atto che ufficializzi l'intervento è stato presentato". Filippeschi ha sottolineato che gli amministratori chiederanno al Prefetto di farsi interprete col governo per "ripensare la decisione presa e rivalutare la proposta avanzata dalla regione", che prevede una distribuzione diffusa dei migranti in varie zone dei territori in localizzazioni più adeguate sotto il controllo delle associazioni di volontariato e gli enti locali.
 

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