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Cronaca

Mandela Forum, 9mila studenti al Meeting sui diritti umani

Si è parlato di scuola e di diritto all'istruzione come mezzo di lotta alla povertà e contro le ineguaglianze. I ragazzi: "Risparmiare sull'educazione significa investire sull'ignoranza"

Pienone alla nona edizione del Meeting sui Diritti Umani, promosso dalla Regione Toscana, con oltre 9mila studenti partecipanti al Mandela Forum. Centrale è stato il tema del diritto all’educazione, strumento essenziale per sconfiggere la povertà e costruire una società più inclusiva e tollerante.

Si è parlato di guerre e conflitti, che spesso lasciano alle spalle solo macerie. Sul palco ne hanno parlato un giovane israeliano, che ora vive ad Arezzo, e una ragazza bosniaca. “E' giusto limitare il diritto dei palestinesi per difendere la mia sicurezza e la mia vita? - si è chiesto il ragazzo –. Ci può essere una alternativa”.

Roberto Vecchioni ha cantato Sogna ragazza sogna. "L'istruzione e la cultura rendono più tolleranti?". ha chiesto al linguista Tullio De Mauro, che ha risposto: "La cultura non fa tolleranza, lo dimostrano le devastazioni compiute nel secolo scorso nel mondo da Germania e Giappone, i due Stati che nel '900 avevano il più alto livello culturale e di istruzione. La cultura può valere come antidoto contro il caos del mondo, se si fa strumento di collaborazione e di scambio reciproco. Senza cattedre, senza verticismi, funzione di tolleranza e di aiuto l'uno verso l'altro senza dimenticare le differenze, anzi facendone elemento collante".

"Risparmiare sull'educazione significa investire sull'ignoranza", si leggeva su uno strisicone dei ragazzi, contrari ai continui tagli. "L'istruzione – ha detto il dierettore di Oxfam Italia Roberto Barbieri, citando Nelson Mandela –, è l'arma più potente per cambiare il mondo, quella che può portare il figlio di un contadino a guidare una nazione. La scuola è una terapia contro la disuguaglianza".

"La scuola è il mondo - ha sottolineato il parlamentare italiano di origine marocchina Kailid Chaouki, del Pd -. Possiamo sere bianchi, neri, gialli ma siamo prima di tutto esseri umani. Nessuno ha deciso dove nascere. La scuola è una grande opportunità e un'occasione per combattere il pregiudizio. Sfidiamo i pregiudizi viaggiando, imparando le lingue, essendo curiosi. L'Italia accoglie tanti ragazzi fuggiti dalla guerra, se ci parlate, potrete scoprire che magari avete molto più da condividere con loro che con i vostri cugini".

Durante la mattinata sono anche stati premiati i migliori 5 video del concorso Un segno per i diritti umani: primo classificato quello del Liceo Scientifico Varchi di Montevarchi.

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