Peretola: picchia i genitori per comprarsi la droga, arrestato

Da anni sopportavano le vessazioni e i maltrattamenti del figlio, affetto da disturbo del controllo degli impulsi e divenuto poi tossicodipendente, il quale per le continue richieste del denaro necessario all'acquisto della droga, li aveva ridotti a vivere in un insano clima di timore e di soggezione psicologica.

Non ce la facevano più, i genitori, e così si sono rivolti ai carabinieri della stazione di Peretola, i quali in diverse circostanze hanno effettuato interventi presso l’abitazione di via Baracca, e ai quali hanno formalizzato diverse denunce nei confronti del figlio.

Un "quadro di degrado e violenza"

Non si trattava infatti di una situazione episodica quanto piuttosto di un quadro allarmante di degrado e violenza familiare: offese, minacce di morte, distruzione di oggetti della casa (porte, finestre, televisori), fino ad aggressioni fisiche con calci, pugni e ginocchiate, soprattutto all’indirizzo del padre che, in una circostanza, era costretto a recarsi al pronto soccorso per diverse fratture alla mascella e all’orbita destra causate dal figlio.

Tutto questo dovevano sopportare i due genitori, a volte costretti a fuggire di casa, sempre a seguito del diniego alla dazione di denaro, il più delle volte utilizzato dal giovane, ormai 20enne, per acquistare la cocaina.   

Nella giornata di ieri, gli stessi carabinieri che hanno seguito il caso sin dall’inizio, quando il giovane era ancora minorenne, hanno posto fine alle sofferenza dei due genitori.

La decisione del gip

A seguito delle denunce e dell’attività di riscontro effettuata dai militari dell’Arma, il gip Fabio Frangini del tribunale di Firenze che ha emesso, su richiesta del sostituto procuratore Benedetta Foti, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del giovane che, pertanto, è stato arrestato e portato a Sollicciano.