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Cronaca

Maltrattamenti sugli animali, i cani sono quelli che subiscono più soprusi

Presentato dall'Enpa il resoconto annuale sui maltrattamenti agli animali. I più maltrattati sono i cani, seguiti da gatti e animali da reddito. Non sarebbero diminuiti gli avvelenamenti di animali selvatici

Dall'incredibile episodio di un giovane senza fissa dimora che ha ucciso, scuoiato e mangiato il cane della sorella, marinandone le zampe come dei prosciutti, al sequestro di due tigri utilizzate in attività circensi o di un rottweiler con le gambe atrofizzate perché rinchiuso in uno spazio angusto lungo un canale di scolo, e poi ancora la scoperta in un'azienda agricola di 23 maiali di cinta senese malnutriti e ridotti pelle e ossa. Sono alcuni esempi di maltrattamenti e crudeltà nei confronti degli animali scoperti dall'Enpa di Firenze tra il 2011 e i primi mesi di questo anno.

Il presidente fiorentino dell'ente Simone Porzio, che oggi ha presentato il resoconto annuale, ha sottolineato che "i maltrattamenti contro gli animali non conoscono crisi" e ha ricordato anche altri casi eclatanti nel territorio: la scoperta di un cane morto nel fiume Bisenzio con la testa avvolta in un sacchetto di plastica, o il ritrovamento di 10 cani di grossa taglia rinchiusi in un appartamento sui viali a Firenze. Stessa sorte è capitata anche a 14 gatti tenuti in condizioni igieniche precarie in uno stabile del centro storico. Secondo l'associazione i più maltrattati sono i cani (48% dei casi), seguiti dai gatti (31%) e dagli animali cosiddetti da reddito (15%) come bovini, suini, equini, ma anche volatili e crostacei.

Per Porzio non accenna poi a diminuire il fenomeno degli avvelenamenti che oltre alle aree rurali, ai danni degli animali selvatici e dei cani, interessa ormai anche i giardini pubblici cittadini e l'ambiente urbano in generale. In questo caso, le esche vengono spesso piazzate contro piccioni e topi, ma le principali vittime finiscono per essere i gatti. Prosegue poi la lotta al bracconaggio e il contrasto al commercio illegale di cuccioli dall'est Europa, "acquistati a 20-30 euro e rivenduti a 500-1000". Secondo l'Enpa "le guardie zoofile di Firenze e il Corpo forestale hanno accertato che le tratte autostradali tra Firenze e Arezzo sono uno dei crocevia tra nord e sud di questo traffico".

 

 

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