rotate-mobile
Cronaca

Maggio Musicale, Fratelli d'Italia attacca su 60mila euro di spese rimborsate al soprintendente Pereira: indaga la Corte dei Conti

Torselli e Draghi (FdI) interrogano Comune e Regione sulle spese del soprintendente, anche dal fornaio e in pescheria. Lui replica: “Spese utili per la Fondazione, amo cucinare e ospitare a casa mia”

Fratelli d'Italia va all'attacco sulle spese sostenute dal soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira. Lo fa con una doppia interrogazione, in Regione e in Comune, rispettivamente a firma dei consiglieri Francesco Torselli ed Alessandro Draghi, che chiede conto di quasi 60mila euro di spese sostenute nel 2021 tra carta di credito aziendale (dunque spese ascritte al Maggio Musicale) e spese con la carta personale poi rimborsate, oltre che per alcune spese sostenute nel 2020 e nel 2021.

Spese in ristorante, pescheria e fornaio

Tra le spese messe in evidenza dai due consiglieri, come anticipato ieri da Repubblica Firenze, tra le altre ci sono 1.507,80 euro a un ristorante di Ibiza, conti in pescheria ta 50, 95 e 118 euro, 15,98 euro per una 'copertina del telefono', scontrini in un negozio di frutta e verdura da 170 e 174 euro, 3.800 euro ad una casa d'asta, 1.400 in una osteria fiorentina, 50 e 55 euro in macelleria, 47 euro in forno, oltre ad altre spese varie.

“Nel 2021 gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici ammontano ad un totale di 54.278 euro dalla carta di credito aziendale, più altri 4.452 euro rimborsati per le spese effettuate con la carta di credito personale. Nella rendicontazione si evidenziano voci di spese gastronomiche effettuate in pescheria, nonché in panifici o ristoranti di lusso che mal si conciliano con la categoria delle spese funzionali alla missione istituzionale”, scrive Draghi nel testo dell'interrogazione al sindaco Nardella, al quale chiede, in qualità di presidente della Fondazione, “se fosse a conoscenza delle spese e se le ritiene congrue e opportune”.

Interrogazione simile in Regione (che, al pari del Comune di Firenze, è socio della Fondazione) da parte di Torselli, che sottolinea come “le spese effettuate da Pereira, alcune di difficile comprensione e giustificazioni, fanno da contraltare a dichiarazioni dell'ottobre 2020 in cui lo stesso Sovrintendente riteneva la cassa integrazione per 300 dipendenti l'unica soluzione possibile per salvaguardare il patrimonio umano e culturale della fondazione”. Torselli e Draghi che evidenziano pure come Pereira guadagni 240mila euro lordi l'anno, 20mila al mese e che la Fondazione riceva fondi pubblici da Comune (4,5 milioni), Regione (3,2 milioni), Città Metropolitana (1,3 milioni).

Ieri il sindaco Dario Nardella ha detto di voler conoscere approfonditamente la questione: “Chiederò tutti i giustificativi al sovrintendente”. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha invece chiesto “sobrietà”. Nel pomeriggio, con una lettera alla stampa, è poi arrivata la replica dello stesso Pereira.

La replica di Pereira: "Tutte spese compatibili, sono investimenti"

“Tutte le spese sono segnalate sul nostro sito e tutte hanno una spiegazione e per ognuna ci sono i giustificativi e tutte sono compatibili e in linea con il regolamento interno del Maggio”, scrive il sovrintendente.

“Non dovrebbe sorprendere se il sovrintendente di una grande istituzione come il Maggio, oltre a svolgere il lavoro quotidiano di gestione del teatro, di programmazione artistica, coltivi e anche ricerchi le relazioni sia con i più grandi nomi dell’opera e del concertismo mondiale, sia con gli importanti sponsor internazionali”, dice Pereira, sostenendo di fatto che le spese effettuate gli avrebbero permesso di coltivare relazioni dalle quali sarebbero arrivati importanti benefici per lo stesso Maggio.

“Il Maggio ha bisogno di grandi nomi e di grandi sponsor: e i risultati di queste mie relazioni sono evidenti. I grandi artisti sono tornati a comparire nel nostro cartellone, la qualità ha avuto una ascesa verticale e il Maggio è una vetrina culturale che non teme confronti sia in Italia che in Europa. Altrettanto vale per l’appunto con gli sponsor! Quello che manca nell’articolo (di Repubblica Firenze, ndr) è il paragone: a fronte dei vari titoli di spese che generano scalpore e paiono sproporzionati non viene segnalato l’aumento dei contributi privati che sono arrivati al Maggio grazie al fundraising tramite i miei contatti. Circa 7,5 milioni nel 2021, dopo i 4 milioni del 2020 e rispetto a una media prima del mio arrivo nel 2019 di poco più di 2,5 milioni di euro. Ho triplicato la somma precedente e lo dico con orgoglio. Spese? No! Sono invece investimenti necessari”, sostiene Pereira.

“Ora se in quest’ottica non dovrebbero destare stupore gli alberghi, i ristoranti, gli aerei e i noleggi di automobili che hanno il fine di consolidare, stabilire, intraprendere, facilitare le relazioni di cui sopra, tutte attività strettamente connesse con il mio ruolo istituzionale verso artisti e sponsor i quali vanno incontrati periodicamente per convincerli a donare al Maggio; attività delle quali i frutti come ho detto sono oggettivi ed evidenti, ci sono altre cifre che vengono riportate, me ne rendo conto, che possono invece essere soggetto di critiche da parte dei lettori e dell’opinione pubblica in generale perché male interpretate: quelle del panettiere, del supermercato, del pescivendolo”, si legge ancora nella missiva.

Quanto a tali spese, mette nero su bianco Pereira, “non è un segreto per nessuno che io ami cucinare e ospitare a casa mia, e di tanto in tanto mi metto ai fornelli proprio per spirito conviviale e cioè vale a dire con lo stesso spirito di contribuire sempre di più al rilancio del Maggio per ospitare sia i finanziatori sia gli artisti spesso gli uni e gli altri assieme in un clima amichevole e rilassato e discreto. Saltuariamente e con gioia e piacere, succede che io prepari per loro piatti con i prodotti presi alla bottega vicino casa, alla pescheria o dal macellaio. Non lo nascondo in nessun modo, tanto che gli scontrini sono lì sotto gli occhi di tutti. Non posso farlo sempre a casa mia, ma quando succede, questo rappresenta anche un risparmio rispetto alle cene nei ristoranti”. Quanto alla casa d'aste, “ho usato la carta di credito per il regalo al maestro Zubin Mehta per festeggiare suoi 85 anni. Era un prezioso autografo di Johannes Brahms del quale il nostro direttore emerito è uno dei più grandi interpreti e conoscitori al mondo e che gli è stato consegnato dalle mani del sindaco Nardella”.

Oggi, mercoledì 25 maggio, secondo quanto riportano le edizioni on line dei quotidiani Repubblica e Corriere Fiorentino, la Corte dei Conti avrebbe aperto un fascicolo esplorativo di indagine sulle spese di cui sopra, per accertare eventuali danni erariali.

I sindacati chiedono "risposte e chiarimenti"

Slc Cgil Area vasta, Fistel Cisl e Uilcom Uil, con una nota congiunta "in riferimento a notizie uscite sulla stampa, chiedono un immediato chiarimento alla Fondazione e al suo Presidente (cioè Nardella, ndr), perché intervenga e dia risposte ai lavoratori e alle lavoratrici del Maggio Musicale Fiorentino".

In particolare, aggiungono le sigle sindacali, "chiediamo risposte e chiarimenti su come vengono spese le risorse della Fondazione con particolare riferimento alle spese di funzione della Sovrintendenza. Dove le spese risultassero non congrue, chiediamo che la Presidenza si attivi con urgenza mettendo in atto iniziative coerenti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maggio Musicale, Fratelli d'Italia attacca su 60mila euro di spese rimborsate al soprintendente Pereira: indaga la Corte dei Conti

FirenzeToday è in caricamento