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Cronaca

Mafia cinese, maxi blitz: decine di arresti, preso il 'capo dei capi' / VIDEO

Operazione 'China Truck', centinaia di agenti mobilitati, arresti anche all'estero: aveva il monopolio dei trasporti a Prato

Una vera e propria organizzazione criminale cinese di stampo mafioso, con base operativa a Prato e operante in varie città d'Italia e all'estero. Centinaia gli uomini della Polizia di Stato mobilitati questa notte nella maxi operazione, denominata ''China truck': 33 gli ordini di arresto emessi, oltre 50 gli indagati.

Il capo dei capi

Tutti i soggetti fermati sono di origine cinese. Preso anche il 'capo dei capi', il 57enne Zhang Naizhong, detto “l'uomo nero”, residente a Roma, in viale Marconi, arrestato questa notte a Prato, nell'area del Macrolotto, dagli uomini della squadra mobile agli ordini di Francesco Nannucci.

Il blitz dopo la cena con gli inchini

Zhang nella serata di ieri aveva girato ben otto aziende, ogni volta cambiando auto per non destare attenzione. I suoi movimenti erano seguiti dagli agenti. Infine, ha cenato in un ristorante, dove è andata in scena una vera e propria processione di connazionali, che entravano ad omaggiarlo e a fargli un inchino. Poi, all'alba, è scattato il blitz, da parte degli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo, delle squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Pisa, Milano e Padova.

Droga, prostituzione, usura, gioco d'azzardo

L'organizzazione agiva soprattutto nel settore dei trasporti, reimpiegando fondi illeciti derivanti da attività illegali quali spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, gestione di sale da gioco clandestine e locali notturni, usura, estorsioni. In tutto i capi di imputazione sono oltre trenta.

Metodi mafiosi

“Società di trasporti del territorio venivano acquisite con modalità e metodi tipicamente mafiosi, grazie all'intimidazione e alla violenza. L'operatività e la capacità di infiltrarsi nelle attività economiche legali di questa organizzazione mafiosa era sconvolgente”, ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, alla conferenza stampa di questa mattina alla procura di Firenze per illustrare l'operazione.

“Un risultato straordinario, che ci dice anche di quanto il nostro territorio sia inquinato dalle mafie, non solo autoctone ma anche straniere”, ha aggiunto De Raho.

Violenza e intimidazioni

“Dalle indagini emergono tutte le caratteristiche dell'associazione di stampo mafiosa: omertà, attività illecite di varia natura e soprattutto l'accaparramento di aziende dell'economia legale attraverso il metodo mafioso, con la violenza e l'intimidazione”, ha aggiunto il procuratore Giuseppe Creazzo, capo della Dda di Firenze, che ha coordinato l'operazione. Grazie a tali metodi l'organizzazione aveva assunto un monopolio di fatto nel settore dei trasporti di merci provenienti dalla Cina.

33 arresti, 54 indagati

L'organizzazione, descritta come potentissima, aveva ramificazioni in varie parti d'Europa ed operava anche in Francia, Germania, Spagna, Portogallo. In tutto gli indagati sono 54: trentatré sono i destinatari della misura cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze Alessandro Moneti, 21 gli indagati a piede libero, tutti cittadini cinesi. La maggioranza degli arresti, sedici, è avvenuta a Prato. Otto gli arrestati a Roma, uno a Milano e uno a Padova. A Firenze e Pisa gli indagati a piede libero sono 7. Due gli arresti effettuati in Francia.

Tra gli arrestati anche il numero due dell'organizzazione e l'amante del capo, l'unica donna, trovata tra l'altro in possesso nel proprio appartamento di circa 30mila euro in contanti. Sequestrata anche 8 società, 8 veicoli, due immobili e una sessantina tra conti correnti e depositi di titoli, per un valore di diversi milioni di euro. Il giro d'affari delle attività illecite portate avanti, difficile da quantificare, era di svariate centinaia di milioni.

Gli omicidi e la 'pax mafiosa'

Le indagini erano partite dopo un duplice omicidio, nel 2010, in pieno pomeriggio a Prato. “Sono stati gli ultimi di una serie di una quarantina di omicidi avvenuti nel pratese negli anni precedenti. Poi Zhang è riuscito ad imporre una vera 'pax mafiosa' e gli omicidi sono cessati”, spiega Nannucci. A congratularsi con la Polizia di Stato per l'operazione anche il ministro degli interni Marco Minniti: “E' stata colpita al cuore una pericolosa organizzazione”. E il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Nessun territorio è immune alle mafie, teniamo alta l'attenzione”.

VIDEO - 'China Truck': il blitz della polizia e l'arresto di Zhang

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