rotate-mobile
Cronaca

Bargellini, corteo in centro per l'ultimo saluto a Lorenzo / FOTO

Inoltre duemila da San Marco a Santa Croce per salutare lo storico leader scomparso: "Grazie capellone, la tua battaglia continua"

Oltre 2mila persone hanno sfilato in centro questo pomeriggio per dare l'ultimo saluto a Lorenzo Bargellini, lo storico leader del Movimento di Lotta per la Casa morto domenica scorsa a 58 anni. Da piazza San Marco a Santa Croce, il suo quartiere.

'Non è finita, te lo promettiamo. Hasta la victoria siempre, ciao Lorenzo', recita lo striscione che apre il corteo. 'Con Lorenzo nel cuore tutte le case annamo a occupà', si legge su un altro. Sul furgoncino in testa alla manifestazione spiccano due foto di Bargellini, circondato da fiori viola e dalla sciarpa della Fiorentina, che per Lorenzo era un'ossessione, da una bandiera di Che Guevara e un casco bianco.

Era detto 'Mao', il leader del Movimento, e accanto ad una foto che lo ritrae con l'immancabile megafono, in una delle centinaia di manifestazioni che ha guidato, spicca la foto del Mao vero, quello cinese. C'è anche il simbolo di Lotta Continua, in cui 'Mao' era entrato giovanissimo.

Tutti di Lorenzo ricordano la disponibilità e l'umanità. “Era capace di mediare tra gli ultimi, a cui ha dedicato la vita, e le istituzioni”, ricordano Andrea, Simone e Sandro, compagni di lotta di Bargellini dagli anni '70. “Risolveva problemi anche a Palazzo Vecchio, perché toglieva le persone dalla strada, mancherà anche a loro, anche se non lo diranno mai”, conferma Pape Diaw, della comunità senegalese ed ex consigliere di Rifondazione.

Sfilano giovani e meno giovani, chi lo conosceva da una vita si commuove. C'è chi è arrivato da Roma, dove Bargellini era conosciuto, chi da Padova. Ci sono i ragazzi somali che Bargellini ha accompagnato da un'occupazione all'altra, fino a quella di via Spaventa, nel locale dei gesuiti dello Stensen.

In questi giorni sulle cronache cittadine sono arrivati tanti attestati di cordoglio. “Ma la memoria di Lorenzo resta di parte, non aveva niente a che spartire con chi sta nei Palazzi”, sottolineano nel Movimento. Dove c'è spaesamento e dolore, ma anche determinazione ad andare avanti, a continuare ad occupare, sulla scia delle decine e decine di occupazioni guidate da Bargellini, e rivendicare il diritto alla casa.

'Lorenzo è vivo e lotta insieme a noi', uno dei cori. Arrivati in Santa Croce i più giovani srotolano un altro striscione: 'Per sempre con noi sulle barricate, i tuoi ragazzi'. “Lorenzo ha lottato tutta la vita dalla parte giusta, accanto a chi non aveva niente. Non lascia un vuoto, ma un patrimonio immenso di esperienza, energia e insegnamenti che porteremo avanti. Non finisce qui, è una promessa”, dice Luca Toscano, nemmeno trentenne, il nuovo leader del Movimento.

In piazza parte la musica, risuona 'Ma chi ha detto che non c'è' di Gianfranco Manfredi, una delle preferite di 'Mao'. Poi 'Bella Ciao'. 'Grazie di tutto capellone', si legge nell'ennesimo striscione. Lorenzo era nipote di Piero Bargellini, il sindaco dell'alluvione. Forse avrebbe potuto avere una vita comoda e agiata, ma ha scelto di stare dall'altra parte della barricata. Sarà cremato, le sue ceneri sparse in Arno, sotto al Ponte dell'Indiano.

FOTO - Il Movimento per la Casa saluta Lorenzo Bargellini

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bargellini, corteo in centro per l'ultimo saluto a Lorenzo / FOTO

FirenzeToday è in caricamento