Nuovi limiti per la pubblicità nelle piazze storiche

“Stop alla pubblicità sui cantieri nelle tre piazze ‘simbolo’ di Firenze: in piazza Signoria, al Duomo e in piazza San Giovanni”. È una delle novità introdotte – annuncia Palazzo Vecchio -, dal nuovo regolamento sulla pubblicità proposto dall’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, che ha ottenuto ieri l’ok del Consiglio comunale dopo il via libera della giunta di Palazzo Vecchio il 13 marzo scorso.

Si tratta in realtà di uno stop parziale, che però limita la possibilità di esporre pubblicità: nelle tre piazze indicate gli impianti saranno infatti consentiti solo se funzionali al restauro di beni tutelati di proprietà pubblica e fino a una superficie massima del 30% di una sola facciata del cantiere. Le nuove regole arrivano dopo che, negli ultimi anni, c'erano state proteste per cartelloni pubblicitari formato 'maxi'.

“Siamo intervenuti per aggiornare il testo alle nuove normative e razionalizzare la materia, ma anche per tutelare l’immagine della città introducendo limitazioni alle esposizioni pubblicitarie nelle piazze più delicate del centro storico, per le quali le richieste di installazioni sono state tra l'altro più frequenti”, commenta l’assessore Del Re.

La superficie consentita per l’installazione dell’impianto potrà arrivare fino al 40% in caso di opera artistica, che potrà essere sostenuta da un’azienda il cui logo dovrà occupare fino al 5%. Non potrà esserci comunque contemporaneamente più di un impianto per piazza.

Un’altra novità introdotta dal regolamento riguarda il rilascio delle autorizzazioni. Il precedente regolamento indicava il criterio cronologico come criterio per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione di mezzi pubblicitari: il nuovo regolamento prevede invece che tale criterio possa essere mantenuto per le installazioni pubblicitarie su suolo privato, mentre “per le installazioni su suolo pubblico il concessionario dovrà essere individuato attraverso una procedura di evidenza pubblica”, cioè un bando pubblico.

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