Fucecchio, 18 licenziamenti in due concerie. I sindacati: "Impatto sociale devastante, fermatevi"
Cgil e Cisl: "Attivare altri strumenti come 'cassa Covid' e 'cassa straordinaria', perché nel 2022 potrebbe confermarsi una ripresa strutturale"
All’inizio del mese di novembre due concerie storiche del Comune di Fucecchio, Alba e Pegaso, hanno aperto procedura di licenziamenti collettivi per 18 esuberi, su un totale di 88 addetti.
La Filctem Cgil e la Femca Cisl hanno chiesto immediatamente il ritiro di tali procedure e l'utilizzo di altri strumenti attualmente a disposizione (cassa Covid e cassa straordinaria).
"Siamo infatti nel bel mezzo di una fase di ripresa caratterizzata da elementi di fragilità e non possiamo pensare a licenziamenti tout court che produrrebbero un impatto sociale devastante oltre alla dispersione di importanti professionalità per il settore", dicono Andrea Simone (Filctem Cgil) e Luciano Sacchetti (Femca Cisl).
"C’è inoltre una legge di bilancio in discussione e un confronto con i sindacati su temi che a nostro avviso dobbiamo necessariamente valutare prima di parlare di licenziamenti, oltre al fatto che il 2022 potrebbe caratterizzarsi per il consolidamento di una ripresa strutturale", aggiungono Simone e Sacchetti.
Non avendo ricevuto riscontri alle richieste effettuate "abbiamo chiesto l’attivazione dell’Unità di Crisi della Regione Toscana, a cui continueremo a rivendicare tali posizioni".