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Cronaca Figline Valdarno

Licenziamenti Bekaert: sciopero e presidio dei lavoratori

Il governatore Rossi ha scritto a Pirelli che era proprietaria della fabbrica di Figline

Quattro ore di sciopero a fine turno domani per tutti i metalmeccanici della provincia di Firenze oltre a un presidio nel primo pomeriggio (14:30) in Piazza della Repubblica. E' il nuovo impegno deciso da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per tenere alta l'attenzione sulla vicenda della Bekaert di Figline Valdarno, lo stabilimento che la casa madre belga ha annunciato dieci giorni fa di voler chiudere entro 75 giorni, licenziando tutti i 318 addetti

Il presidio nel centro del capoluogo toscano è stato deciso in concomitanza con l'incontro, in programma domani alle 15 nella sede di Confindustria Toscana (che ha sede proprio in piazza della Repubblica), nel quale i sindacati torneranno a chiedere all'azienda di ritirare la procedura di licenziamento e aprire un tavolo per discutere di un destino diverso per lo stabilimento di Figline.

L'incontro precede di 24 ore quello, fondamentale, a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, a cui i lavoratori chiedono con forza che siano presenti sia l'azienda che un rappresentante politico del ministero.

Ieri il presidente della Regione Enrico Rossi, la sindaca di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai e i sindacati ( (Alessandro Beccastrini per Fim, Daniele Calosi per Fiom e Davide Materazzi per Uilm) hanno mandato una lettera al gruppo Pirelli per richiedere un intervento nella vicenda.

Pirelli, infatti, nel 2013 ha ceduto alla multinazionale belga tutta la produzione del settore steelcord (cordicella metallica per pneumatici), in Italia, garantendo però l'acquisto di quella prodotta a Figline fino al 2020. 

"Al Gruppo Pirelli chiediamo un coinvolgimento diretto nella vicenda sulla base dell'accordo commerciale in essere con Bekaert per la fornitura di cordicella metallica – affermano i firmatari della lettera - E' fondamentale che Pirelli decida di acquistare la cordicella metallica dalla multinazionale belga solo se la produzione continuerà ad avvenire presso lo stabilimento di Figline, almeno fino al termine dell'attuale accordo commerciale. Pirelli è stata presente in Valdarno per decenni e nel rapporto reciproco tra azienda e territorio sono cresciute competenze e conoscenze importanti per entrambi. Per questo chiediamo che da parte loro sia introdotto un elemento di garanzia per mantenere il sito produttivo a Figline".

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