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Cronaca

Ataf, il conto di Ferrovie è servito: saranno 109 i licenziati

Sono questi i numeri del Piano industriale della nuova proprietà. Gli esuberi riguarderanno solo il personale di terra. Per la Cisl si tratta di una "tremenda mazzata"

Ataf Gestioni Srl ha scelto. Saranno 109 gli esuberi del personale di terra. L’Ati guidato da Ferrovie dello Stato, salvati gli autisti, ha deciso di usare il pugno di ferro con il resto dei dipendenti di quel ramo d’azienda messo a gara e passato in mani private. E’ questo il verdetto previsto, nero su bianco, sul nuovo Piano industriale che la nuova dirigenza intende adottare per la gestione del servizio di trasporto fiorentino. Numeri che ieri sono stati comunicati alle parti sociali: segreterie dei sindacati e membri della Rsu. Saranno 47 le persone licenziate nelle officine di manutenzione, 17 i manovratori, 16 del commerciale ed infine 29 provenienti da una serie di uffici sparsi nella ditta.

CISL – Per la Cisl “i tempi per attuare questa ‘tremenda mazzata’ non sono ancora ben definiti, anche se si ipotizzano solo poche settimane”. E dopo i tempi la Cisl pone una serie di domande alla nuova proprietà: “senza avere reso noto cosa prevede nel dettaglio il Piano Industriale, come si può attuare una rivoluzione del genere? Delle Officine e della Manovra che progetti si hanno? E la manutenzione dei mezzi chi la farà? Gli inidonei sono un gruppo di lavoratori la cui salute ha pregiudicato la possibilità di guidare, tenuto conto che il nostro è un lavoro usurante (e sicuramente ancora più difficile e stressante in una città come Firenze), che progetti si hanno per gli inidonei vecchi e nuovi? Vi rendete conto che senza ammortizzatori sociali si rischia di fare una macelleria sociale senza precedenti?”

Da qui l’appello diretto al Comune di Firenze che “non può tirarsi fuori da questa tremenda situazione, dato che fino poco tempo fa nella vecchia azienda si assumeva e visto che il conseguente problema occupazionale ricadrà pesantemente su tutto il territorio, coinvolgendo decine di lavoratori con le loro famiglie. Ora servono provvedimenti concreti a tutela dell’occupazione, come la buona politica dovrebbe sempre fare, senza perdere tempo e con un coinvolgimento urgentissimo del Sindacato”.

C’è un problema di esuberi ma c’è anche un problema di tutela: il settore trasporti infatti è sguarnito degli ammortizzatori sociali. Per questo, secondo la Cisl, la Regione Toscana, nella gara regionale che intercetterà il gestore unico del Tpl, “ha costituito un fondo apposito a tutela dei possibili esuberi”. La Cisl “ritiene che la situazione grave e inaccettabile che si sta creando necessiti di un intervento immediato della Regione Toscana, affinché vengano messe a disposizione risorse a tutela sia dell’occupazione, sia del settore TPL. Il rischio è che quando si svolgerà la gara, per Ataf Gestioni sia ormai troppo tardi”.

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