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Cronaca

Lavoratori precari delle biblioteche: letture per grandi e piccini all'Orticultura

I bibliotecari fiorentini, già protagonisti di un flash mob davanti a Palazzo Vecchio, organizzano un pomeriggio di letture al giardino dell'Orticultura per portare avanti la loro protesta

Un pomeriggio dedicato a letture per grandi e piccini al giardino dell'Orticultura. Questa la proposta dei "biblioprecari", che per sabato 13 giugno alle ore 16.00 hanno organizzato un pomeriggio di letture presso il parco di Via Vittorio Emanuele II. 

Un momento di incontro per tutte le età dedicato alla lettura, ma anche per portare avanti la protesta che vede protagonisti i bibliotecari di Firenze, che dal flash mob del 26 maggio in occasione della parziale riapertura delle biblioteche pubbliche della città sono ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte del Comune di Firenze.

Per questo sabato 13 giugno alle ore 16.00 i precari si ritroveranno davanti a una delle biblioteche rimaste chiuse, quella del giardino dell’Orticultura, per proporre alcune letture animate per i bambini. "Per un pomeriggio - spiegano - ci riapproprieremo del nostro lavoro restituendolo alla comunità".

Ma qual è attualmente la situazione di biblioteche e archivi cittadini? "Dal 26 maggio, sono state riaperte solo 5 biblioteche delle 13 comunali fiorentine, con orari ridotti e distribuiti su 4 giorni la settimana - affermano i bibliotecari - mentre l’archivio storico ha riaperto solo poche ore e unicamente per la sola consultazione".

I bibliotecari fiorentini hanno anche lanciato una petizione rivolta al sindaco Dario Nardella. L'appello, che ha già raccolto quasi tremila adesioni, deuncia la situazione dei  lavoratori in appalto delle biblioteche comunali e dell’Archivio storico del Comune di Firenze, che dal 15 giugno sono a casa senza stipendio, senza cassa integrazione e senza ulteriori sussidi.

"Chiediamo a gran voce che non venga lasciato indietro nessuno" -si legge nella petizione- "che si possa rientrare a lavoro per tornare a offrire un servizio essenziale completo e di qualità alla cittadinanza e ai visitatori, finalmente con la certezza di una stabilità e di un’equa retribuzione."

“Riaprire le biblioteche comunali fiorentine e garantire un futuro ai lavoratori precari in appalto” - affermano in una nota i consiglieri regionali di Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti, che chiedono espressamente al sindaco Dario Nardella di riaprire tutte le biblioteche comunali e l’archivio storico con gli orari pre-pandemia, come auspicato anche da una recente ordinanza della Regione Toscana.

"Sappiamo che l'amministrazione comunale fiorentina ha problemi di bilancio, come del resto tutti i comuni d’Italia, ma la tutela del lavoro e della cultura sono elementi fondamentali per far rinascere Firenze e tutta la nostra regione” -ribadiscono Fattori e Sarti - “Oltre a lasciare a casa un centinaio di lavoratori precari da anni, ovvero da quando il servizio è stato esternalizzato – la scelta di riaprire appena cinque biblioteche su tredici, con orario ridotto e impiegando soltanto i dipendenti comunali, sta sottraendo un servizio pubblico essenziale alla cittadinanza. Nel medio termine crediamo inoltre che le pubbliche amministrazioni debbano approntare un piano complessivo di reinternalizzazione dei servizi esternalizzati, dopo anni di precarizzazione del lavoro e di riduzione dei salari, che peraltro non ha portato alcun risparmio per gli enti locali”.

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