rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Posta in cassetta": busta con proiettili all'ex partigiano Pacini

Giorgio Pacini, ex partigiano e attuale presidente dell'Anpi Provinciale, ha ricevuto una lettera con due proiettili nella sua abitazione. Pacini aveva parlato contro i 'franchi tiratori' della Rsi

Una lettera con due proiettili inesplosi, un'immagine di gerarchi fascisti di Salò, un francobollo del Vaticano e sulla busta la scritta "Viva i franchi tiratori". E' la sopresa che Giorgio Pacini, 89 anni partigiano durante la Liberazione di Firenze, ha trovato nella cassetta della posta del suo appartamento e che lo ha spinto a sporgere denuncia all'Arma dei Carabinieri. L'ex partigiano, oggi membro del comitato direttivo dell'Anpi provinciale, l'11 agosto scorso, anniversario della Liberazione di Firenze (1944), aveva parlato durante la cerimonia in Palazzo Vecchio contro i 'franchi tiratori' della Rsi, i cecchini fascisti posizionati in città dal gerarca Alessandro Pavolini per rallentare l'avanzata delle truppe alleate. "Non posso accusare nessuno nello specifico - ha detto l'ex comandante - però penso che questa busta mi sia stata mandata da persone vicine agli ambienti di destra che l'11 agosto scorso hanno solennizzato i 'franchi tiratori' a Firenze".

LE INDAGINI - Secondo quanto appreso, i primi accertamenti escluderebbero che la busta sia stata spedita per posta ma suggereribbero piuttosto un recapito a mano nell'abitazione dell'uomo. Lo stesso Pacini ha denunciato ai carabinieri che il pomeriggio del 16 agosto qualcuno ha suonato al campanello dicendo di aver lasciato 'posta in cassetta' e che successivamente ha trovato la busta coi proiettili nella buca delle lettere. Sempre secondo i primi accertamenti, la busta sarebbe stata confezionata in modo grossolano e sarebbe stata riciclata da una busta realmente spedita. Giorgio Pacini ha comunque ricordato che nell'ottobre 2010 trovò la scritta 'Partigiano assassino' sul muro del circolo ricreativo di cui è presidente dopo aver parlato in una scuola di Resistenza. La fotografia di questa scritta è stata allegata alla denuncia portata ai carabinieri. Circa due anni fa, ha ricordato ancora l'ex partigiano, sempre sul muro del circolo comparve la scritta "Viva i franchi tiratori eroi Rsì: anche quella volta Pacini si era appena espresso sulla Resistenza e sul Fascismo in un articolo su un periodico locale. Con il materiale raccolto i carabinieri hanno preparato un fascicolo messo già all'attenzione della procura della Repubblica di Firenze. Proiettili e busta sono stati sequestrati.

I COMMENTI - "Un atto vile da condannare con forza". Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha commentato l'invio della lettera. "Certi gesti - aggiunge il primo cittadino - offendono la dignità di tutta la città. A Pacini la vicinanza mia personale, dell' amministrazione e di Firenze". Gli fa eco il presidente della provincia di Firenze Andrea Barducci "Non credo - afferma esprimendo solidarietà a Pacini e all'Anpi fiorentina - che un paio di proiettili spediti in una busta possano bastare per intimorire 'un uomo di pace che ha combattuto due guerre' come si definisce Giorgio Pacini, ma questo è un gesto che deve mettere in allerta tutta la società civile, soprattutto quanti hanno a cuore la democrazia". Anche il presidente della Regione Enrico Rossi si accoda esprimendo tutto il suo biasimo: "Un gesto spregevole che merita la condanna assoluta" e, tra un rammarico e l'altro, approfitta per sterzare sulla manovra del governo e sulla possibilità di "abolire festività come il 25 aprile", un gesto, sottolinea il presidente, che equivarrebbe a infliggere "un colpo durissimo alla memoria, un'offesa nei confronti di chi ha combattuto e pagato duramente per la Liberazione del nostro Paese e ci ha regalato la Costituzione, documento figlio della Resistenza".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Posta in cassetta": busta con proiettili all'ex partigiano Pacini

FirenzeToday è in caricamento