Leopolda 7, si riempie la stazione in attesa di Renzi | FOTO - VIDEO
Dalle 10 inizia ad affollarsi la Leopolda, tutti aspettano il leader
Dopo gli scontri di piazza San Marco, che hanno monopolizzato il pomeriggio di ieri, è ripresa quesa mattina la Leopolda 7, aperta dal 'conduttore' di quest'anno, il "figliol prodigo" Matteo Richetti, che ha ricordato Giorgio La Pira, "uomo di pace e del dialogo".
Massiccia la presenza delle forze dell'ordine intorno alla stazione: polizia, carabinieri e guardia di finanza. Molti gli agenti in borghese anche all'interno della Leopolda.
Sul palco Giorgio Gori, leopoldino fin dalla prima edizione del 2010 e ora sindaco di Bergamo, Andrea Occhipinti, fondatore della società di produzione e distribuzione cinematografica Lucky Red, Antonio De Caro, sindaco di Bari e da poco presidente dell'Anci, il segretario della Fim Cisl Marco Bentevogli.
Dure le parole di Bentevogli, con chiare accuse verso la Cgil, a cui allude senza mai citarla. "Di una parte del sindacato si può fare a meno, di chi ha usato i certificati medici per fare scioperi”, attacca Bentivogli, scatenando l'applauso prolungato della platea, sempre più piena in attesa del capo del governo.
"L'abuso del diritto di sciopero è il peggiore attacco contro il diritto di sciopero", prosegue Bentevogli. Parole che la dicono lunga sullo spostamento del Partito democrativo verso il centro e che acuiscono il solco con la Cgil, di sicuro con una parte di essa. "Rappresentiamo i lavoratori e non i desideri di futuro politico di alcuni sindacalisti. Il Titolo V è un mostro, il potere concorrente tra Stato e Regioni è un disastro per il lavoro, fatto di tanti piani regionali diversi. Il sindacato non freni il cambiamento", conclude il segretario della Fim Cisl.
[In aggiornamento]