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Cronaca

Omicidio stradale: addio ergastolo della patente, legge in dirittura d'arrivo

La proposta di legge, partita da Firenze ai tempi di Renzi sindaco, è all'esame del Senato. Abbandonata l'idea dell' "ergastolo della patente", per i pirati della strada revoca fino a 30 anni

E' una legge che Matteo Renzi vuole fortemente dal 2010. Nel giugno di quell'anno a Firenze, con Renzi sindaco, il 17enne Lorenzo Guarnieri veniva ucciso da un'auto guidata da un conducente che risultò essere sotto effetto di stupefacienti. Da allora, insieme alla famiglia, che ha fondato l'associazione Lorenzo Guarnieri, l'ex sindaco assieme alla famiglia si è impegnato, presentandola come primo firmatario, per la legge sull' 'omicidio stradale'.

La legge è in discussione a Roma in Parlamento, in questi giorni al Senato. E proprio ieri sono arrivate nuove modifiche al testo, grazie all'emendamento del relatore pd Giuseppe Cucca. Con le nuove modifiche, addio all' 'ergastolo' della patente, come fin qui annunciato, soprattutto per evitare possibili rilievi di incostituzionalità della norma. Viene ora introdotta la revoca della patente, fino a 30 anni se un pirata della strada in stato di ebbrezza causa la morte di una persona. Trascorso il periodo di revoca, si potrà nuovamente ottenere.

La revoca della patente, col nuovo testo, sarà dai 12 ai 30 anni per chi causa la morte di una persona, a seconda degli aggravanti (stato di ebbrezza, superamento dei limiti di velocità) e da 4 a 10 anni per chi causa lesioni a terzi. Una delle novità introdotte è che le norme e le sanzioni riguarderanno anche la patente nautica. Inoltre, il fatto di avere guidato senza abilitazione o in stato di ebbrezza un'imbarcazione costituirà un aggravante anche negli incidenti su strada.

Il disegno di legge è all'esame della commissione Giustizia del Senato. Ci vorrà ancora del tempo per l'approvazione definitiva, ma la corsa partita da Firenze sembra in dirittura d'arrivo.

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