Lavori sull'autostrada A1 tra Firenze e Bologna: 17 rinvii a giudizio
Il gup ha rinviato a giudizio 17 persone all'udienza preliminare sui reati ambientali compiuti per i lavori della terza corsia dell'autostrada A1. Prossima udienza il 26 marzo 2013
Varianti di valico e terza corsia dell’A1 tra Firenze e Bologna: in 17 sono stati rinviati a giudizio dal gup di Firenze durante l’udienza preliminare. Per loro si parla di reati ambientali che sarebbero stati compiuti tra il 2005 e il 2010, oltre al crollo della galleria del Melarancio, a Firenze, nel 2008. Diciassette a giudizio, tre non luogo a procedere.
Fra gli imputati, tecnici e dirigenti delle Autostrade e delle imprese di costruzione. Secondo i pm Giulio Monferini e Gianni Tei, che hanno coordinato le indagini della guardia forestale e della polizia stradale, durante i lavori, rifiuti speciali (anche pericolosi) contenenti oli disarmanti e altri inquinanti non sarebbero stati smaltiti correttamente e sarebbero state create discariche abusive. Fra le accuse anche l'aver inquinato le acque dei torrenti e danneggiato il lago di Bilancino.
Fra gli indagati; Gennarino Tozzi, direttore generale sviluppo rete Autostrade, Tonino Russo, project manager di Autostrade; Riccardo Fusi, ex presidente della Btp, per la Toto costruzioni l'amministratore delegato Alfonso Toto. Fra i reati contestati, a vario titolo, traffico organizzato e gestione abusiva dei rifiuti, discariche abusive, abbandono incontrollato di fanghi nei corsi d'acqua. Nell'ordinanza si ipotizzano, tra le altre cose, il deturpamento paesaggistico della collina di Giogoli e la truffa ai danni della Società autostrade. Prima udienza il 26 marzo 2013, davanti al giudice monocratico di Firenze, sezione distaccata di Pontassieve.