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Cronaca Empoli

Operai "a nero" e pesci vivi in fabbrica: denunciata azienda cinese

Empoli: i carabinieri trovano condizioni igieniche pessime: maxi multa e attività sospesa

I carabinieri dl nucleo ispettorato del lavoro di Firenze e della stazione di Empoli hanno denunciato per il reato di occupazione clandestina la titolare di origine cinese di un'azienda di scarpe di Empoli, in località Brusciana. Cinque persone impiegate, tutte di origini cinese, lavoravano infatti completamente "a nero". Una di queste, inoltre, non aveva mai conseguito il regolare permesso di soggiorno in Italia. Per l'attività è scattato anche il provvedimento di sospensione.

La titolare aveva anche installato all’interno dello stabilimento un impianto di videosorveglianza senza essere in possesso della prevista autorizzazione, nonché per aver occupato dei lavoratori dipendenti senza averli sottoposti prima a visita medica attestante la loro idoneità al lavoro. Le sanzioni amministrative contestate, per aver occupato i menzionati lavoratori “a nero”, ammontano complessivamente a 12 mila euro. 

Durante il controllo i militari hanno anche appurato le precarie condizioni igienico sanitarie all’interno del laboratorio e negli attigui dormitori dove i dipendenti abitualmente dormivano. All’interno dell’opificio sono state trovate delle vasche d’acqua improvvisate con all’interno conservati uno svariato numero di pesci vivi pescati da uno degli operai nell’attiguo fiume Elsa. 

Ora la titolare del laboratorio, se vorrà ottenere la revoca del provvedimento di sospensione, dovrà assumere il personale fino ad oggi operante “a nero”,  nonché pagare una sanzione accessoria di duemila euro entro lunedì 14 gennaio.

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