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Cronaca

"Tagli alle biblioteche": scontro con il Comune, i lavoratori annunciano lo sciopero

Proclamato dal personale in appalto per l'8 febbraio. L'amministrazione: "Nessun taglio e 30 nuove assunzioni"

Rottura e scontro fra il Comune di Firenze e gli oltre cento lavoratori e lavoratrici in appalto delle biblioteche e dell'archivio storico di Firenze. "A pochi mesi dalla scadenza del bando di gara - spiegano in una nota - l’amministrazione ha deciso di tagliare di circa 500 mila euro annui le risorse da destinare alla prossima gara, mettendo a serio rischio la tenuta occupazionale e contrattuale dei dipendenti attualmente impiegati".

Motivo per cui, dopo aver runito le assemblee sindacali, hanno proclamato prima lo statio di agirazione e poi uno sciopero per l'intera giornata di martedì 8 febbraio. "L’amministrazione comunale non si è presentata all’incontro. L’ultimo tavolo tecnico tra sindacati e amministrazione del 4 gennaio ha confermato il taglio ingente che potrebbe avere ripercussioni sui servizi alla cittadinanza, oltreché sugli stessi lavoratori", sottolineano i lavoratori.

Una protesta che ha suscitato un'immediata risposta da parte dell'amministrazione comunale dopo aver appreso "con rammarico" dello sciopero. "Il bilancio 2022, peraltro ancora in corso di predisposizione, non prevede riduzioni di stanziamenti per i servizi bibliotecari affidati all’esterno. Inoltre sono in corso 30 nuove assunzioni per le biblioteche nell’anno", ha affermato l'assessore al personale Alessandro Martini.

"Stupisce quindi - ha proseguito l'assessore - che si parli di una riduzione del servizio quando i soldi per l'appalto sono gli stessi e si prevedono nuove assunzioni. Per quanto riguarda il bando per il nuovo appalto, inoltre, le specifiche tecniche sono in corso di valutazione".

"Anche durante il periodo di chiusura delle biblioteche per la pandemia - ha aggiunto - il Comune ha assicurato alle cooperative servizi non in presenza per garantire il lavoro ai loro dipendenti, a riprova dell'attenzione con cui viene trattata da sempre la questione dei lavoratori in appalto. Sono stati molti, infine, gli incontri effettuati con sindacati sia tecnici sia di delegazione trattante sia con gli amministratori sul tema dell'implementazione dei servizi bibliotecari".

I lavoratori protestano "contro il taglio delle risorse destinate al nuovo appalto in scadenza il 30 aprile e per l’inserimento nella documentazione di gara del prossimo appalto di tutte le garanzie a tutela delle condizioni contrattuali e occupazionali previste dalla vigente normativa: individuazione del CCNL leader o di riferimento; inclusione della clausola sociale per il riassorbimento del personale attualmente impiegato; determinazione, in base alle tabelle ministeriali, dell'effettivo costo della manodopera e la possibilità di dare all'offerta tecnica un punteggio decisamente superiore rispetto a quella economica, per evitare aggiudicazioni determinate da ribassi".

"Inoltre, viste le già annunciate intenzioni da parte del Comune di una progressiva reinternalizzazione dei servizi bibliotecari e archivistici, - concludono - si chiede a gran voce di iniziare un percorso condiviso mirante a trovare le migliori soluzioni che tutelino integralmente sia la professionalità che la tenuta occupazionale del personale da anni impegnato nelle biblioteche comunali e nell’archivio, servizi essenziali da sempre ritenuti fiore all’occhiello dell’offerta culturale cittadina".

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