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Cronaca

Assunti e senza stipendio per 3 mesi: protestano i lavoratori della scuola | FOTO

Sono impiegati negli appalti ma non hanno ammortizzatori sociali

Sono assunti ma d’estate non hanno né stipendioammortizzatori sociali. Sono lavoratori nelle scuole che hanno un contratto a tempo indeterminato ma con sospensione estiva in cui non percepiscono né retribuzione né contribuzione. Sono impiegati negli appalti educativi scolastici di assistenza all'handicap, educativa domiciliare, pre e post-scuola, accompagnamento scuolabus: un migliaio di persone nella provincia fiorentina, in maggioranza donne, 150 dei quali circa stamani si sono ritrovati per un presidio davanti alla Prefettura. 

A denunciare i fatti sono i sindacati Fp Cgil e Usb: “Serve un intervento normativo per sanare la situazione di questi lavoratori del cosiddetto part time ciclico verticale/misto, che d’estate non hanno né reddito, né contributi, né sostegno al reddito”, hanno spiegato dopo aver portato al Prefetto alcune proposte, con l’obiettivo che siano accolte e coperte economicamente nella legge di stabilità.

Per il passato, i sindacati chiedono "il riconoscimento dei contributi sulle 52 settimane annue, invece che sulle settimane di lavoro".  "C'è una direttiva europea che dice all'Italia di spalmare i contributi, e numerose sentenze passate in terzo grado di giudizio che condannano l'Inps e vedono riconosciuto il diritto ai lavoratori di spalmare i contributi. L'Inps resiste perché senza una modifica della norma non può fare altrimenti, quindi paga anche tutte le spese processuali", spiegano.

Per il futuro, "una forma di ammortizzatore sociale tipo Naspi per il periodo di sospensione (la Naspi sanerebbe il problema contributivo, ma soprattutto consentirebbe a questi lavoratori di sopravvivere)". A breve, sul tema, la Cgil chiederà un incontro a tutti i parlamentari del territorio.

La protesta dei precari davanti alla Prefettura

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