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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

E' morta Lara Vinca Masini, grande critica e studiosa dell'arte contemporanea

L'assessore alla cultura Tommaso Sacchi ha annunciato un convegno nazionale sui musei italiani per renderle omaggio

È morta Lara Vinca Masini. Una dei maggiori critici d'arte, studiosa d'arte contemporanea, autrice di saggi e curatrice di mostre dall'architettura, al design. "Le dedicheremo subito un convegno nazionale sui musei italiani per dopo Covid” con queste parole l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi ha commentato la scomparsa della studiosa.

"Ritengo fondamentale riconoscere anche dopo la sua dipartita il decisivo apporto che i suoi studi critici, il lavoro di organizzazione culturale e la valorizzazione delle arti contemporanee hanno dato alla cultura, e a quella italiana in particolare" aggiunge l’assessore Sacchi che ricorda il suo ruolo di primissimo piano nella critica d’arte già a partire dagli anni ’60.

Negli anni '70 è stata alla guida del Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno, uno dei progetti più sperimentali dell’Italia di quegli anni con la prima Biennale d’Arte Contemporanea della città, curata insieme a Vittorio Fagone, che affiancava alla collezione permanente del museo, 150 opere di artisti italiani e promuovendo negli stessi anni una importante campagna di nuove acquisizioni. Successivamente, nel 1978, ha partecipato alla Commissione italiana per le Arti Visive e per la Sezione Architettura della Biennale di Venezia e ottenuto il Premio dei Lincei per la Critica nel 1986. A fianco degli artisti, ha scritto importanti saggi come Arte Contemporanea. La linea dell’unicità (Firenze, 1989), il Dizionario del fare arte contemporaneo (Firenze, 1992), L’arte del Novecento. Dall’Espressionismo al Multimediale proposto dall’Espresso.

“Lara-Vinca Masini è stata un punto di riferimento non solo per Firenze, per una visione contemporanea dell’arte. Con ‘Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980’, la manifestazione che organizzò nel 1980, invitò a Firenze artisti internazionali a realizzare interventi site-specific nello spazio urbano della città rinascimentale. Fu in assoluto il primo segnale forte del “nuovo” e la prima vera riflessione su rapporto tra arte pubblica e spazi urbani nella Firenze dei nostri giorni. È davvero una grande perdita per la cultura della città e dell’intero paese” conclude l’assessore Sacchi.

Anche il sindaco Dario Nardella ha ricordato Lara Vinca Masini: "Ci ha lasciato non solo una grande storica dell’arte ma anche una tra le voci critiche più libere e lucide del nostro tempo. Con lei Firenze perde un faro prezioso che le aveva indicato la via della sperimentazione e della contemporaneità. Da sempre legata al mondo dell’architettura e del design, critica acuta e coraggiosa, punto di riferimento per capire l’arte contemporanea".

"Firenze le deve molto in termini di visione e progettualità: il grande evento ‘Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980’ da lei fortemente voluto proprio a Firenze spalancò le porte all’arte contemporanea e dimostrò che una visione dinamica e innovativa dell’arte era non solo possibile ma anche auspicabile anche in una città fino a quel momento prevalentemente vocata al Rinascimento".

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