Dicomano: ucciso dall'esplosivo utilizzato per aprire una cassaforte

Aveva deciso di aprire una cassaforte con le maniere forti e ci ha rimesso la vita. L'uomo, Massino Trovò, originario della provincia di Venezia, è morto travolto dallo stesso esplosivo utilizzato per scardinarne l’acciaio. Una bomba che gli si è rivolta contro, dilaniandolo. I suoi complici, dopo la deflagrazione, non hanno potuto fare altro che lasciarlo lì per fuggire a mani vuote. È accaduto la notte tra sabato e domenica scorsa a Dicomano a qualche chilometro da Firenze, dove i carabinieri sono accorsi non appena scattato l’allarme.

Ora sono in corso accertamenti per capire quale tipo di esplosivo abbia utilizzato. La detonazione dovrebbe essere stata improvvisa; probabilmente proprio quando il 49enne stava sistemandolo il materiale esplosivo per “aprire” la cassaforte ed i suoi presunti complici erano poco distanti nel market Coop di Dicomano.

Secondo i primi accertamenti non dovrebbe trattarsi di acetilene, la sostanza esplosiva che di solito viene usata per far ''saltare'' i bancomat: saranno adesso gli accertamenti della scientifica dell'arma a stabilirne la natura così come a tentare di dare un nome all'uomo, dall'apparente età di 40-50 anni, dai tratti europei. Gli accertamenti riguardano anche l'innesco della bomba, di tipo elettrico e nel quale, probabilmente, qualcosa non ha funzionato.

Per entrare nel market i ladri hanno forzato un ingresso usando un piede di porco. Subito è scattato l'allarme: erano le tre. Secondo quando ricostruito dai carabinieri, mentre i complici si aggiravano nel supermercato, la vittima si è occupata dell'esplosivo. All'arrivo dei militari, partiti dalla caserma allo scattare dell'allarme del negozio, i complici erano già fuggiti, senza portare via niente. I militari stanno cercando di rintracciare i complici e hanno acquisito i filmati della videosorveglianza del supermercato