Diciotto giorni senza Kata: prelevato il dna di tutti gli occupanti, caccia agli estranei nell'ex Astor
La procura prosegue le indagini sulla sparizione della piccola
Sul caso della scomparsa di Mia Kataleya Chicllo Alvarez è il momento delle analisi del dna. Gli inquirenti fiorentini hanno infatti deciso di confrontare il dna di tutti gli occupanti dell'ex hotel Astor di via Maragliano, dove il 10 giugno scorso è sparita la bambina peruviana di cinque anni. E pure il dna rinvenuto sui reperti sequestrati nelle stanze della struttura all'indomani dello sgombero, sarà analizzato.
Kata, spunta un 'passaggio segreto'. I carabinieri: "Via di fuga già verificata"
Un ulteriore passo nelle indagini che, finora, pare non abbiano dato i frutti sperati. Gli accertamenti, si spiega da ambienti investigativi, rientrano nelle normali attività investigative specifiche per le ricerche di persone scomparse, perché finalizzate a cristallizzare l'eventuale presenza di soggetti estranei agli occupanti dell'Astor rispetto ai reperti acquisiti durante i sopralluoghi.
Kata, al setaccio le telecamere di tutta la città
Tra le persone di cui è stato acquisito il dna, risultano anche i genitori. Anche quello della piccola Kata era già stato acquisito, dal suo spazzolino. Intanto, prosegue anche l'attività di screening di telecamere, private e pubbliche, per tentare di individuare la via di fuga di chi è coinvolto nella scomparsa della piccola.
L'albergo, occupato abusivamente da più di 100 persone, è stato sgomberato su ordine dell'autorità giudiziaria lo scorso 17 giugno. La procura indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, al momento senza indagati.