Kata: nuove perquisizioni, perlustrati diversi garage e i locali di una ditta
Il caso finisce in parlamento, il ministro Nordio: "Nessun elemento per ritenere che il sequestro della minore possa essere ricondotto alla sua permanenza all'interno dell'immobile occupato"
Proseguono le indagini relative a Kataleya, la bimba di 5 anni di origini peruviane scomparsa ormai da 19 giorni. Questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Firenze hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla procura: sono stati setacciati i locali di una ditta adiacente al cortile dell’ex hotel Astor, la struttura occupata fino a sabato 17 giugno e nella quale viveva anche Kata, fino al 10 giugno, giorno della scomparsa.
Le perquisizioni hanno riguardato anche alcuni garage, aperti a forza nella prima mattinata, in un cortile anch'esso adiacente a quello dell'ex hotel occupato e dal quale si esce direttamente su via Monteverdi. E' stato utilizzato nuovamente anche il luminol, prodotto chimico utile a rilevare tracce di sangue. Le indagini stanno ancora tentando di ricostruire le possibili vie di fuga attraverso cui la minore potrebbe essere stata fatta uscire dal complesso occupato. L’azienda oggetto di perquisizione è di proprietà di due fratelli italiani, che risultano non indagati.
Questa mattina, peraltro, i genitori di Kata sono stati nuovamente ascoltati, al comando dei carabinieri, dopo che loro stessi avevano espresso la volontà di parlare nuovamente con gli investigatori.
Il caso oggi è arrivato anche in parlamento, con il ministro della giustizia Carlo Nordio che ha risposto in Senato ad un question time al Senato su presunti ritardi nel sequestro preventivo dell'immobile dell'ex hotel 'Astor', sgomberato una settimana dopo la sparizione della piccola e tuttora 'sigillato'.
"Allo stato, secondo quanto riferito dalla procura di Firenze, non esistono elementi idonei a ritenere che il sequestro della minore possa essere ricondotto alla sua permanenza all'interno dell'immobile occupato. Qui mi fermo", le parole di Nordio, per "una doverosa astensione da parte mia: c'è un procedimento giudiziario in corso e il ministro non può e non deve interferire". Parole alquanto enigmatiche.
Praticamente ogni sera, la comunità peruviana continua a riunirsi di fronte all'ex Astor. L'unica certezza, ad oggi, è purtroppo sempre la stessa: della bimba non c'è traccia.