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Cronaca

A 15 anni in nazionale: la favola di Joel. E' il più giovane di sempre nel basket in carrozzina

La vertiginosa ascesa del ragazzo di Haiti adottato a Firenze. "Il mio sogno? Fare il medico o lo storico"

Una storia di solidarietà, forza, sobrietà. E lui, Joel, un ragazzo di 15 anni con la testa sulle spalle e le idee chiare. Aveva sette anni quando un fiorentino, Maurizio Boganelli, lo ha portato a Firenze per curarsi. Joel era nato con delle malformazioni alle gambe. E quando è arrivato in Italia si è scoperto anche affetto da spina bifida. Ma i medici non si sono scoraggiati e con ben nove operazioni all'ospedale Meyer gli hanno consentito di condurre una vita in carrozzina. Tanto che ora è finito nientemeno che in nazionale di basket ed è il più giovane di sempre ad averci mai giocato in Italia.

Maurizio era andato ad Haiti per aiutare la popolazione dopo il terremoto del 2010: ha fondato una onlus, “Una scuola per Haiti”. Ora ha adottato Joel, che ha indirizzato nello sport. "Un giorno mio padre mi portò a vedere un allenamento delle Volpi Rosse (la squadra di basket in carrozzina di Firenze ndr). - racconta Joel - Dopo l'allenamento, un preparatore atletico mi fece entrare in campo per provare a tirare. Mi vergognavo molto ma mi convinse. Tirai e non presi neanche la retina, ma sentii che mi batteva forte il cuore. Iniziai con gli allenamenti e le prime partite nel campionato Uisp, poi piano piano sono migliorato".

Nell'ultima stagione, con le Volpi Rosse Menarini di Firenze, ha giocato sia con la squadra giovanile che con quella maggiore. Era il più giovane, ad appena 15 anni. Ed ha vinto entrambi i campionati: con i più grandi il successo è valso nientemeno che la promozione in serie A. "Firenze è una città fantastica, mi trovo benissimo", dice.

2021: un anno magico per Joel Boganelli. A maggio è arrivata la convocazione in nazionale under 22. Lo stage era proprio a Firenze: "Non ci volevo credere", dice. Invece era tutto vero, e Joel è stato anche fra i 12 selezionati per gli europei di categoria che si sono giocati a Lignano Sabbiadoro. "Alla fine del torneo il direttore tecnico delle nazionali e ct della nazionale Carlo Di Giusto mi ha espresso la volontà di convocare Joel con la squadra maggiore", racconta il padre Maurizio. 

Così nei giorni scorsi Joel è sceso il campo per la prima volta con la maglia azzurra dei "grandi", realizzando anche dei punti. Il 30 settembre è nuovamente convocato per un raduno della nazionale: a dicembre a Madrid ci saranno i campionati europei. E chissà che non possa mirare a disputarli da giocatore. 

"Devo continuare ad allenarmi e dare il cento per cento. Quando ho iniziato il basket in carrozzina la nazionale era il mio sogno. Ci volevo andare a tutti i costi. Questa stagione tutti mi dicevano che stavo giocando bene". Ma lui, impegnatissimo fra lo studio e lo sport, mostra testa da grande campione: "Ho tre grandi sogni: diventare medico. Oppure uno storico. L'altro è diventare un grande giocatore di basket".

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